330 COMMEMORIALI, LIBRO VL cittadinanza interna ed esterna concesso a Romano detto Tomaso del fu Leonardo Sartore di Treviso, per esser nato in Venezia ed avervi abitato 18 anni. 297. — 1362, ind. XV, Febbraio 28. — c. 127 (128) t.° — Tolberto di Riachi-110 di Prata, per sè e pel padre suo, e Guecellone da Camino conte di Ceneda, pattuiscono : I Prata restituiranno al da Camino sua figlia eh’ è in Prata. Daranno la dote promessa alla loro figlia e sorella, moglie di Guecellone. Quest’ ultimo restituirà a Nicolò di Rustichello uomo di masnada i beni toltigli, e promette salvi i diritti dei Prata e dei loro discendenti. Restituirà inoltre un burchio di carbone sequestrato. Ambe le parti risarciranno i danni datisi scambievolmente, e deporranno ogni pensiero ostile, osservando quanto sopra sotto pena di 1000 ducati d’ oro. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Nicolò di Porcia, Nicolò del fu Guglielmo di Prata, Federico di Savorgnano, Giovanni da Portogruaro licenziato in jus civile, Guecellone del fu Gabriele e Rizzardo del fu Mainardo ambi di Prata, Francesco del fu Sergio di Castropola, Andrea di Oltedo e Pietro del fu Iacopino ambi scrivani ducali. — Atti Amedeo de’ Ruonguadagni. 298. — 1362, ind. XV, Marzo 10. — c. 128 (129). — Privilegio simile al n. 296, rilasciato a Marco Luciano del fu Rizzardo marangone. 299- — 1362, ind. XV, Marzo 10. — c. 128 (129). — Privilegio simile al n. 296, rilasciato a Zaccaria del fu Martino de Rossina da Ferrara. 300. — 1362, ind. XV, Marzo 10. — c. 128 (129). — Privilegio di cittadinanza, per dimora di 25 anni, rilasciato a Rindo di Giusto da Pistoia. 301. — (1362), Marzo 14. — c. 131 (132) t.° — Il legato apostolico in Italia alla Signoria. Ripetendo richiesta altre volte non esaudita, domanda che prete Leonardo Leoni accusato d’ eresia e d’ altri delitti sia fatto arrestare e consegnato ai suoi commissari, disposto a perdonargli se ne sarà richiesto dal reo in persona accompagnato dalle intercessioni della Signoria. Termina con frasi minatorie in caso di rifiuto. Data a Cesena (v. n. 288). 302. — 1362, Marzo 14. — c. 133 (134). — Pietro IV re d’ Aragona al doge. Chiede che sia eseguita una sentenza pronunziata dalla regia corte di Maiorca. Aveva questa condannato Nicolò Pisani a pagare a Girardo de Pontremol di detta isola 238 fiorini d’ oro in risarcimento del danno recato coll’ avergli, colle navi da lui comandate, catturato, 11 anni addietro, una nave nel porto di Tenedo. Il Pisani pagherà inoltre fiorini 7 pel processo e 2 soldi per lira d’ annuo interesse. Data a Valenza. — Controfirmata G. de Paloy. 303. — 1362, Marzo 11. — c. 133 (134) t.° — Pietro IV re d’Aragona al doge. Chiede sia eseguita sentenza simile alla precedente, che condannava Venezia a pa-