290 COMMEMORIALI, LIBRO VI. somma pretesa dalla chiesa d’Aquileia pei diritti dell’ Istria ; a riceverne quitanza, liberazione da ogni pena per mancati pagamenti, promessa d’indennità come al n. 55, e solenne impegno che il papa, il legato ed il tesoriere procureranno le restituzioni ed il risarcimento accennati nel medesimo n. 55 (v. n. 72). Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Benintendi de’Bavignani cancellier grande, e due scrivani ducali. — Atti Nicolò de’ Farisei notaio imperiale e scrivano ducale. 72. — 1358, ind. XI, Ottobre 12. — c. 19 t.° — Istrumento in cui si dichiara che Leonardo de’ Caronelli numerò a Giraldo abate di S. Nicolò del Lido collettore apostolico e a Moltobono de Diatois (v. n. 55) la somma accennata nel n. 71, per le cause e colle condizioni ivi riferite, al che assentirono i riceventi, e rilasciarono quitanza (v. n. 73). Fatta in Venezia a S. Severo, nell’ abitazione dell’ abate suddetto. — Testimoni: Napoleone de’ Tiberti priore di Bodi in Venezia, Filippo de’ Migliorati giurisperito, Guido Giovanni de’ Tebaldi da Reggio canonico di Udine, Bencivegna di Bar-biano canonico di Cesena, Giovanni Lucie (di Lucca ?) canonico di Udine, Pietro Urbani d’ Orvilliers nella diocesi di Troyes notaio dell’ abate suddetto. — Atti come il n. 71. 73. — (1358), Ottobre 17. — c. 16 t.° — Andruino abate di Cluny legato apostolico in Italia all’ abate di S. Nicolò del Lido. Per la disposizione di Innocenzo VI che voleva devolute alla Camera papale le rendite dei vescovadi vacanti, esso legato ha 1’ ufficio di esigere quelle della mensa d’ Aquileia dopo la morte del patriarca Nicolò, nel che avendo sostituito il detto abate, gl’ ingiunge di esigere da Venezia 1’ annualità di cui il patriarcato era creditore, e di restituirle il luogo di Casamatta già occupato ostilmente dal patriarca predetto, nonché due corpi santi, sempre a patto eh’ essa v’ abbia diritto (v. n. 55). Data a Cesena, anno 6 di Innocenzo VI papa (XVI hai. Nov.J. 74. — 1358, ind. XII, Ottobre 26. — c. 23 t.° — Deliberazione presa da Marco Soranzo podestà e capitano di Capodistria, Pietro Delfino capitano del Paisinatico dell’ Istria, Fantino Morosini, Leonardo Contarmi e Lorenzo Celsi provveditori in Istria con autorità del Senato. Si ordina la costruzione di due cancelli e di una catena per chiudere le vie di Capodistria per motivi di sicurezza (v. n. 77). 75. — 1358, Ottobre 28. — c. 25. — Pietro IV re d’ Aragona al doge. Non può sospendere i provvedimenti per risarcire Giovanni Gomarelli onde il doge potesse intanto prendere informazioni ; differirà tuttavia per sei mesi la consegna al danneggiato delle lettere di marco già fatte contro i veneziani. Data a Barcellona (v. n, 43 e 186). 76. — 1358, Ottobre 30. — c. 13. — Quattro annotazioni, che furono rilasciati privilegi simili al n. 57 ad Angelo figlio di Bonmassario dal Bove e a Donato di