20 COMMEMORIALI, LIBRO III. Cristine presentano al doge la requisitoria allegata, chiedendone 1’ attuazione. Il doge, riferendosi all’ altra sua risposta n. 117, li invita nuovamente a rivolgersi al tribunale del Forestiere, se noi vogliono, dovranno incolpar sè stessi di non aver ottenuto ragione. I petenti replicano adducendo le cause per cui non usano del foro assegnato, e chiedendo soddisfazione a termini dell’ allegato ; il doge finisce protestando di nuovo. — Testimoni : il cancellier grande, Nicolò di Marsilio, e Marino notai ducali, Marco Michele e Giovanni Dandolo. Allegato: 1327, ind. X, Luglio 18. — Roberto re di Napoli scrive al doge riportando l’allegato al n. 45, .e, dietro nuove istanze dei nominati in quello, instando sia fatta loro giustizia, al che assegna per termine 1’ 8 del venturo Settembre. Se Venezia lo lascierà passare infruttuosamente, egli accorderà ai danneggiati lettere di rappresaglia contro i sudditi di essa. Data come 1’ allegato al n. 117 (v. n. 120). 1327, Agosto 21. — V. 1328, Marzo 15. 120. — 1327, ind. XI, Settembre 7. — Nicolò Archerii e Bertrando Cristine (v. n. 117) presentatisi al doge, gli espongono esser giunto il termine assegnato dal re di Napoli nella sua requisitoria 18 Luglio (v. allegato al n. 119), e domandano la soddisfazione loro dovuta, protestandosi, in caso di rifiuto, non responsabili delle conseguenze. Il doge fa una controprotesta, e dice essere in ogni caso colpevoli quelli che non vollero la giustizia offerta nelle vie legali. Fatto nella sala del Maggior consiglio del palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Andrea Bondumiero, Giovanni (Zanoto) Loredano, Tomaso Gradenigo e Nicolò Pistorino cancellier grande (v. n. 121). 1327, Ottobre 29. — V. 1327, Dicembre 17. 121. — 1327, ind. XI, Dicembre 17. — c. 26 (33) t.° — Nicolò Arquerii (sic) e Bertrando Cristine (v. n. 117) presentano al doge ed ai consiglieri Tomaso Barbari-go, Andrea Bragadino, Leonardo Mocenigo, Andreasio Morosini, Marco Giustiniani ed Andrea Basilio la lettera allegata, dicendosi pronti a ricevere la soddisfazione in essa richiesta. Il doge protesta contro i petenti e contro il contenuto della lettera, ripetendo esser sempre disposto a rendere giustizia secondo il diritto veneto, e che i giudici del forestiere tratteranno la causa colla massima sollecitudine e scrupolosità. I petenti ricusano di nuovo di usare tal via, e il doge protesta. Allegato : 1327, ind. XI, Ottobre 29. — Lettera del re di Napoli al doge ed al comune di Venezia: Biusciti inutili i suoi precedenti uffici perchè sia fatta giustizia ai suoi sudditi Guglielmo Pignarelli e soci, accorda, per effetto di amicizia, un termine di altri due mesi, scorso il quale senza che restino esaudite le sue domande, dichiara che ai danneggiati accorderà patenti di rappresaglia contro i veneziani. Data a Napoli come 1’ allegato al n. 119 (v. n. 127). Ì22. — 1327, ind. XI, Dicembre 29. — c, 24 (30) t.° — Pietro da Canale sta