— 94 — PRASO. — Chiesa parr. di S. Pietro ap. quattrocentesca, ampliata nel 1605, poi restaurata più volte. Fieramente colpita, in modo che non ne rimasero che i muri perimetrali. Perdette un altare di legno dorato e policromo colla rispettiva pala cinquecentesca anonima del Santo titolare; perdette anche, perchè infranti, tutti gli altari di marmo, tranne quello maggiore, che ne uscì però assai guasto. Furono rubate tre statue di legno dorato rappresentanti S. Pietro, S. Paolo e un altro Santo. POR (e CASTEL ROMANO). — La Chiesa cur. dedicata a S. Lorenzo lev. e m. non ebbe gravi danni. Distrutto fu invece sopra il monte il Castel Romano, così chiamato perchè ritenuto, per tradizione, di origine romana, come proverebbe l’esistere sotto di Fio. 564. — Poh - Rovine del « Castello romano ». esso una località chiamata Cologna. Proprietà dei Conti di Lodrone, era stato abbandonato e usato a tienile e ad abitazione di contadini già prima della guerra (1). Sottoposto al fuoco delle artiglierie fu ridotto a misera pittoresca rovina (fig. 564). Un prezioso affresco frammentario del principio del XV (una scritta graffita su di esso reca come ter-minus ad quem la data 23 marzo 1465), rappresentante una Battaglia di cavalieri, che si trovava nella grande sala, fu staccato nell’ imminenza del conflitto a merito del prof. Casagrande e trasportato a Trento, dove ora è ornamento del Museo diocesano (fig. 565). LARDARO. — Chiesa parr. dedicata a S. Michele are., settecentesca, fu pure colpita; ebbe danneggiato il portale e i suoi affreschi che ora sono restaurati. (l) V. Brentari, op. cit., Treniino occid., p. I, pag. 216.