54 Senza fissarsi. Il labbro invan si sforza Le voti a articolar, qual vaso infranto Che non risuona più s’altri il percuote. Eppur parlano ancor: negl' imperfetti Segni si mira ancor lo sposo, il padre. Ancor sui figli può vibrarli, e appare Nel suo morir la deliziosa idea Che il loro aspetto e dell’amata moglie Destano in quell’ istante, ed un sorriso, Rischiarato dal ciel da un chiaro raggio, Anima le pupille. Un punto solo Fu il Ior brillar: di tetra nube asperse Chiudonsi quindi per la man di morte. Il compresso dolor tutto si esala, E in gridi lamentevoli prorompe. Risuona 1’ aere di dolenti lai. Ove a conforto non è più ricetto. Ma quando all’ afflizion libero il corso E dato alfin, e alla natura un giusto Sensibile tributo, che altri indarno Tenterebbe fraudar, ecco la sagra Religion viene a frenare il pianto, E alle piaghe crudei porge ristoro. Tutta alla niente allor ciascun richiama La massima sublime, che dai labbri Lasciò sfuggirsi il generoso padre: .Siali orfani i tuoi figli, io li proteggo: „La tua vedova in me confidi e speri.“ Questa promessa i spirti oppressi avviva, E l’amarezza molce. Ah si, lasciato