— 58 — Casa Pizzini, ricchissima di mobiglia secentesca e settecentesca, fu letteralmente saccheggiata. Specchi antichi con sontuose cornici, consolles rococò intagliate e dorate, tavolini, sedie, sopraporte, portavasi, stoffe, tutto fu portato via, ne più si rivide (1). La Casa del sen. Paolo Orsi ospitava una preziosa raccolta di antichità e di monete messa insieme e in parte illustrata dall’insigne archeologo nelle sue gloriose fatiche di tutta l’esistenza. Scomparve in blocco il medagliere; scomparve il meglio delle ceramiche, dei vetri, delle terrecotte greche; e tra le cose più recenti i merletti, i campioni di stoffe, i bronzetti, le vecchie porcellane di casa, i mobili artistici. Il senatore mandò al Governo una lista dei pezzi archeologici più noti munita della relativa bibliografia; ma fu inutile. A stento si poterono racimolare alcune antefisse di terracotta di Taranto, Locri, Siracusa, Fio. 536. — Rovereto - Il museo d’arte Una sala delapidata. due teste di terracotta di Rosarno, alcune scodelle graffite del XV sec., pochi piatti e boccali. Anche la Casa Gasperi De Fogolari Toldo fu saccheggiata. L’ elenco delle cose perdute, esistente in atti d' ufficio della r. Sopraintendenza, è lunghissimo. A decine i quadri antichi, e i ritratti di famiglia pure antichi, molte le incisioni di cui talune colorate, e poi mobili d’ ogni sorta, cassepanche intagliate, bronzi, orologi, serrature, ferri battuti, calzoni, panciotti, velade del ’700 ricamate, ventagli, e persino calze e scarpe antiche ; (l) Il Geroi.a (op. cit., pagg. 249-50) pubblicò una veduta di un magnifico salone che fu spogliato di ogni cosa, e una delle più belle consolles pure rubate.