DOGE: GIOVANNI SORANZO. 117 643. — 1315, Maggio 16 (XVII kal. lun.). — c. 258-250 t.° — Sancio re di Maiorca, ad istanza di Marco scrivano ducale ed inviato veneto, ordina a Berengario di S. Giovanni suo luogotenente di rimettergli la risposta già data al veneto inviato Andrea del fu Facino de Freganesco, che 1’ aveva perduta in naufragio (v. allegati A e B e n. 616). Allegato A: 1314, Marzo 30. — Berengario di S. Giovanni, luogotenente del re di Maiorca, dà, per commissione del re, ad Andrea del fu Facino de Freganesco inviato veneto la sentenza riferita nell’ allegato B, presenti Pietro Gironi, Berengario de Villa fresserio, Egidio Goaresio e Bn. Munter. Allegato B: 1314, Marzo 28. — Francesco Dalmasio assessore del luogotenente del re di Maiorca, — visto il processo agitato davanti Andrea Viglari (Via-ro ?), Nicolò Sañudo e Francesco Malipiero, giudici di Venezia, da Pietro Gironi di Maiorca, contro il comune veneto rappresentato da Marco Siboto, Donato Lombardo e Giovanni di Marchesino; viste le deposizioni dei testimoni Stefano Gra-denigo, Gratone Dandolo, P. de Variento, Gualtiero chirurgo della galea di Barto-lameo Contarini, Marco Papazizza ufficiale nella galea di Marco Michele, Andrea Sañudo, Antonio Dandolo, Giovanni Delfino, Nicolò Arimondo addetto alla galea di Lorenzo Sagredo, Francesco prete nella galea di Schiavolino Bembo, Simone comito della galea di Nicolò di Lorenzo, Matteo Manolesso, — dichiara che Pietro Gironi aveva diritto d’ essere risarcito dal comune, e che, non avendo questo ciò fatto, il re non era obligato a restituire a Barbone Morosini le cose sequestrategli. 644. — (1315), ind. XIII, Aprile 28. — c. 256. — Federico (III) re di Sicilia, scrive al doge d’ aver udito l’ambasciatore veneto Paolo da Mosto ; che nel trattato con cui s’impegnava di soccorrere Ferrante figlio del re di Maiorca suo cugino pel riacquisto de’ suoi possedimenti in Romania, fece giurare a questo di non molestare i veneziani. Prega che Venezia faccia ragione ai lagni dell’ infante suddetto. Data Platee (Piazza). 645. — 1315, ind. XIII, Maggio 20. — c. 85. — Annotazione: che fu rilasciato privilegio di cittadinanza interna a Benenato detto Faverlino ab. a S. Polo. 646. — 1315, Maggio 25. — c. 2581.° — Sancio re di Maiorca, conte di Rous-sillon e Cerdagne, signore di Mompellieri, scrive al doge d’ aver demandato al suo luogotenente Rerengario di S. Giovanni ed al di lui assessore Francesco Dalmasio 1’ affare espostogli dal notaio Marco inviato veneto, ed accompagna la risposta (v. n. 643). Chiede che Venezia non persista a negare il risarcimento a Pietro Gironi dei danni recatigli dai veneziani. Data in Maiorca (Vili hai. Iun.) (v. n. 710). 647. — 1315, Giugno 8. — c. 260. — Iacopo re d’ Aragona, Valenza, Sardegna e Corsica, conte di Barcellona, confaloniere, ammiraglio e capitano generale della S. C. romana, in seguito alla richiesta di Marco scrivano ducale inviatogli, domanda una proroga di due anni al pagamento del compenso dei danni dati ai ve-