104 COMMEMORIALI, LIBRO I. danni ; minacciano che il papa procederà a togliere ad essa i suoi possedimenti e darli ad altri ; dimostrano la rovina che le apporta l’interdetto, ed esortano al-1’ accordo. Data presso Malaucène. V. Minotto, Doc. ad Ferrariam ecc., II, 20. 451. — 1310, ind. IX, Settembre 9. — c. 1551.° — Tomaso Civrano e Gabriele Natale, estraordinari, scrivono a Benedetto Delfino capitano della Riviera inferiore, rendendogli minuto conto del ricavato delle merci da esso mandate a Venezia, vendute all’ asta per ordine del comune. Queste merci consistevano, in olio di Salvo di Ancona trovato in barca di certo Permarolo ; cotone di un Banchello rinvenuto nella barca di Franceschino di Ancona ; vino della Marca di Riguccio e Balderio da Rimini; panno grigio, sentellario bolognese, frumento, olio, barili, òlavctum biavo, un burchio con attrezzi diversi. Il tutto produsse nette 1. 5631, s. 2, d. 2 di gr. Di queste furono trattenute in deposito 1. 1307, s. 10, d. 10; si diedero a Stevanoto e Marino Businago, per merci riconosciute bolognesi, 1. 595, s. 8, più pel burchio con sue merci 1. 648, s. 12. Il resto fu, d’ordine del doge, dei consiglieri e dei XV, per una metà devoluto allo Stato, per 1’ altra consegnato agli Stevanoto e Businago che la passeranno al Delfino. 452. — s. d., (1310, Settembre 9). — c. 156 t.° — Elenco di merci restituite per ordine ducale ai rispettivi proprietari: vaselli 5 d’ olio di Poluccio de Curii; 8 simili di Matteo cognato di Centeluccio, trovati nella barca di Tomaso de Udriana, furono consegnati tutti a Giovanni di Pancrazio da Rimini; la barca suddetta; due vaselli d’olio e la barca di Franceschino d’Ancona ; 4 vaselli di vino di Deolo di Barnaba di Ancona ; la barca di Mossolo di Stefano di Ancona fonderata dai marinai. Balderia socio di Riguccio da Rimini deve avere la sua scola e metà del prodotto del vino ; Giovanni di Vigilante deve avere la sua barca con vino. Resta sospesa la restituzione di 13 vaselli d’ olio trovati nella barca di Ugolino (che fu restituita) ad Armentuccio di Ancona. N. B. Questo è un’ appendice al precedente. 453. — 1310, ind. IX, Ottobre 15. — c. 158. — Costituiti dinanzi al doge ed ai consiglieri i danneggiati dalla cattura di una nave comandata da Belletto Vido, si dichiarano contenti che sia mandata ambascieria a chiedere la restituzione in genere, purché ciò non pregiudichi allo stipulato dai mercanti e da altri in Candia. 454. — (1310), ind. IX, Novembre 9. — c. 154 t.° — Ducale a Marc’ Antonio Boldù (podestà di Pirano). Il comune seppe da Marco Bellegno, che va capitano del Pasinatico in Istria, non volere i Piranesi fornire a questo 1’ abitazione, pretendendo che 1’ abbia ad avere solo in S. Lorenzo ; tutte le terre del Pasinatico devono approntar dimora a quel capitano ed a’ suoi quando vi si recano ; dia perciò il Boldù ordini conformi.