52 Colla tremola destra ella sostiene Del moribondo la languida testa, Delle livide gote il sudor freddo : Ma al peso del dolor soccombe e cade. S’ alza e s’ agita il sen dalle robuste Scosse del suo dolor, che in petto preme; Tacita guarda, e le pupille ha fise Sul volto trasformato, e su i malnoti Tratti di quel, che tanto a lei fu caro. Frattanto in mezzo a quell’ orror di morte Il buon padre al sovran Ente rassegna L’affanno, e del suo mal maggior lo rende. Mìi, ohimè, le care lagrime, i singulti De’ domestici suoi troppo han di sacro. Per poterli obbliar - Sarà la moglie Vedova abbandonata, orfani i figli. Ah! chi al tetro pensier regger mai punte? Ne sente la grandezza, e non dispera L’ noni, eh’è raccolto in Dio, che in lui confida. Della gloria immortai, che s’ avvicina, Di cui pargli veder splender il raggio, Viva speme il conforta - A’ suoi languori Reca religion dolce sostegno; Ed ei ne’ spazi, che il dolor pur lascia, La dolente famiglia erge e consola. Pronta l’alma a lasciar la creta vile, Ogni vigor raccoglie, e con fatica Siede nel tristo letto; ai servi stende La man, su cui corron di pianto i fiumi. Saluta i cari amici, e la trafitta