COMMEMORIALI, LIBRO lì. quanto frumento vorrà per Treviso, non ostante la scarsezza e la difficoltà dì provvederne, purché sia pagato prontamente e dia buona guarentigia in Venezia, tale essendo 1’ uso della camera del frumento. V. Minotto, Doc. ad Forumjulii ecc., 90. 248. — 1320, Novembre 12. — c. 92. — Rizzardo Gambatesa cavaliere, capitano in Genova per la S. Sede e pel re di Napoli, Passerino della Torre vicario, Alberto di S. Matteo abate del popolo ed il consiglio dei dodici ai negozi del comune di Genova, rispondono a requisitorie del doge d’ aver fatto arrestare Cristiano dei Grimaldi, Francesco Malono e Boartello Grillo che avevano danneggiato alcuni veneziani con tre loro galee. Data a Genova. 1320, Novembre 13. — V. 1320, Novembre 19. 249. — 1320, ind. IV, Novembre 19. — c. 128 (127). — In forza dell’ allegato decreto, Nicolò Moro di S. Agostino e Nicolò Veniero di S. Marina consiglieri pel mese di Novembre dichiarano d’ aver ricevuto, per conto publico, da Marco Ba-doaro cavaliere e da Pietro Grimani procuratore di S. Marco e tutori del defunto Leonardo del fu Pietro Coppo di S. Trinità, morto intestato e affetto da pazzia, tutti i beni nominati in una sentenza di successione dei giudici del Procuratore del 24 Agosto 1319 in atti Pietro Tanolico pievano di S. Paterniano, per la quale erano devolute allo Stato 1. 295 inscritte alla camera degli imprestiti, 1. 100 a gr. in contanti deposte presso i detti procuratori, 1. 150 a gr. debito di Marco Staniario e Francesco Scafola, una proprietà fondiaria ed ogni altra ragione del detto defunto. Fatto in Rialto. — Atti Benincà de Gheciis, not. imp. e scriv. due. Allegato: 1320, Novembre 13. — Decreto del maggior consiglio che ordina ai consiglieri del mese di rivedere le ragioni dei procuratori di S. Marco amministratori e depositari dei beni di Leonardo Coppo mentecatto spettanti allo Stato, e fare gli atti prescritti. 250. — (1320), Novembre 28. — c. 91 t.° — Ulrico di Waldsee capitano e coppiere della Stiria, vicario imperiale a Padova, scrive al doge che aderirà alle richieste fattegli in nome del comune di Venezia da Stefano Manolesso, rispetto agli affari di certa donna padovana. 251. — 1320, ind. IV, Dicembre 28. — c. 91. — Privilegio di cittadinanza per benemerenze a Beniamino cancelliere del principato d’ Acaia. — Con bolla d’ oro. Segue nota che il 21 Dicembre Nicolò Zancarolo procuratore del suddetto (atti Giovanni da Napoli not. imp.), prestò davanti al doge ed ai consiglieri il giuramento relativo. 252. — s. d., (1320?). — c. 70. — Risposta dell'imperatore di Costantinopoli a quanto contiene il n. 178 e 181. Afferma dover Venezia permettere ai greci dimoranti