42 COMMEMORIALI, LIBRO X. re, depositasse il ricavato dalla vendita degli schiavi ; non essere il suddetto più comparso. Fatto in Candia. — Testimoni: Giov. Mazzamano, Pietro Viaro, Andrea Delfino, Tomaso Soranzo. — Atti Crescenzio Alessandrino notaio e cancelliere della curia di Candia (v. n. 183, 187 e 220). 185. — (1301), ind. Ili, Settembre 10. — c. 81. — Berengario di Entenza scrive al doge che, incontrata nel porto de le Quayle in Romania, il 9, una galea di Angelo Pesaro, patrono Pietro Gondola, piloti Giovanni Filo e Nicolò Buono, con frumento per Venezia, mancando le sue galee di pane, la obbligò a prestargliene 4001 misure di Candia a 18 perperi prò centenario, a 12 gr. ven. il perpero, in tutto 720 perperi, promettendo al Gondola di pagarglieli, con altre sue perdite, in Messina ; si scusa del fatto per non aver potuto approvvigionarsi in Chiarenza, e termina dicendo che nessuno dei veneziani volle andar seco in Monembasia ove avrebbe pagato. Data nell’ isola di Deio (v. n. 240). 186. — 1304, ind. Il, Settembre 18. — c. 63. — Compromesso stipulato da Ottobuono patriarca d’Aquileia con Teofilo fPhyofilusJ Morosini e Nicolò Querini procuratore di S. Marco, rappresentanti Venezia, nel quale, ad appianare tutte le vertenze sorte fra le parti dalla morte del patriarca Pietro fino all’ epoca del compromesso in Bonifacio VIII, eleggono ad arbitro inappellabile Azzone marchese d’Este, o, non accettando questo, frate Almerico generale dei predicatori, o, neppure questo assentendo, Ramberto vescovo di Castello e Gilone arcidiacono d’ Aquileia, con Anseimo da Bergamo professore di fisica per terzo. Fatto in Udine nel palazzo patriarcale. — Testimoni: Albertino pievano di Ar-tegna, Pietro da Udine, Benevardo ab. nel castello di Udine, Mainardo di Aquileja, Anselmo de Carisaco. — Atti Olderico da Udine not. imp. V. Minotto, Doc. ad Ferrariam ecc , I, 123, e Doc. ad Forumjulii, 47. 187. — 1304, ind. Ili, Ottobre 24. — c. 71 t.° — Giovanni Soranzo ambasciatore veneto in Egitto, Pancrazio Veniero console veneto in Alessandria, Andrea Gradenigo, Iacopo Trevisano, Rizzardo Querini, Michele Steno, Nicolò Sanudo, Bal-duino Delfino, Rertucci Gradenigo, Nicolò Morosini e Donato Querini, mercanti veneziani, promettono con atto solenne di procurar risarcimento ad Ottobuono della Volta di Genova e a Iacopo da Palermo pei danni loro recati dal duca in Candia col sequestro degli schiavi riferito al n. 176, e ciò per avere il della Volta receduto per cortesia dal portar querela all’ emiro d’Alessandria. Fatto in Alessandria (v.*n. 216). 168. — 1304, Ottobre. — c. 59 t.° — Ugo de Calvo monte e Giovanni Kain di S. Ménéhould custodi delle fiere di Sciampagna e Bria, chiedono in nome del re di Francia a tutti i magistrati 1’ arresto personale e l'invio a loro, per giudicarli secondo gli statuti di fiera, e di più la confisca dei beni, di Giovanni Balduino e di Ermolao