PREFAZIONE XVII sposizione del lavoro, conforme in tutto a quello già mentovato dei Patti, lasciano pochi dubbi che 1’ autore del nostro sia il citato segretario ; il quale avrebbe fatto bell’opera, se, come aveva incominciato, avesse seguito con tutti gli altri registri. Ecco com’ egli aveva disposto il suo lavoro : Alla prefazione in istile alquanto ampolloso segue un indice geografico ordinato alfabeticamente, come negl’ indici descritti per primi, il quale manda ai singoli articoli o sunti ; ad esempio : « Almissum,, Tragurium, Spaletum, Sibinicum, Scardona, Nona. eli. 41, p. 1. Venetiae ». Succede l’indice per materie, i cui titoli sono disposti per alfabeto, e mandano all’ originale ; p. e. : « Aedificium templi sancti Marci in Candida, eh. 10, p. 2. Candida ». « Aedificium pontis de cha Battiauro S. Mariae Formosae. eh. 40, p. 2 ». Tien dietro un altro indice, il principale, composto di piccoli sunti col metodo di quelli già descritti, ma disposti alfabeticamente ciascuno sotto la lettera del primo nome di paese che porta in testa, e con rinvìi per gli altri nomi. L’indice del primo volume è in due copie, una delle quali meno completa ; gli altri non presentano nè tanta abbondanza nè tanta diligenza ; quello del terzo e del quarto son già manchevoli degl’ indici riassuntivi ; nel quinto e nei seguenti manca la sezione delle materie. Citeremo in fine un volume intitolato : Sylva, seu index antiqvissimus Comniemorialiurn, di carte 277, in foglio ; nel quale si leggono brevissimi sunti degli atti, disposti per materia, quelli relativi all’ estero sotto la rubrica del paese che riguardano, quelli che si riferiscono a cose interne sotto il titolo della forma del documento, per cs. : commissiones, priuilegia cimlitatis, testa-menta ecc., o dell’argomento, come: gentes armigere, speciales persone, armata maris ecc. Serve pei tre primi volumi e per parte del quarto; non è però tanto antico quanto parrebbe indicato dalla scritta d’intitolazione. Al più può risalire alla fine del XV secolo. VI. Diciamo ora alcun che sull’ economia del nostro lavoro, e sul metodo seguito nel compilarlo. Abbiamo mirato, nell’ elaborare questi regesti, ad offrire agli eruditi un compendio di singoli atti, breve al possibile, subordinando però la brevità all’ integrità, onde non ommettere alcuna circostanza di qualche rilievo che potesse essere oggetto di ricerca. Molti sono gli scopi pei quali può essere dagli studiosi interrogato un documento, astrazion fatta dalla narrazione sto-