228 COMMEMORIALI, LIBRO II. 262. — 1321, ind. IV, Marzo 16. — c. 95 t.° — Il doge concede in nome del comune di Venezia al conte Federico del fu Doimo (Frangipani) la parte della contea di Veglia spettante al conte Guido, decadutone per non aver voluto pagare le regalie ducali. Il concessionario presta il giuramento, presenti: Marino Vioni, Nicolò Minotto, Marino Faliero e Marco Landò consiglieri, Andrea Michele conte d’Arbe, Giovanni Michele di S. Cassiano, Ubaldino Giustiniano, il vicecancelliere Pistorino e Donato Cald^rario. V. Liubió, op. cit., I, 323. 263. — 1321, ind. IV, Marzo 18. — c. 101. — Aldrighetto del fu Federico di Castelbarco nella valle Lagarina, fidecommissario del defunto Guglielmo del fu Azzone di Castelbarco, crea suoi procuratori Dietrico commendatore dei frati alemanni di Bolzano, fra’ Bonincontro priore dei predicatori di Trento e fra’ Daniele de’ Gusmarii da Verona dei minori, con facoltà di esigere a Venezia la restituzione del deposito accennato al n. 43, e un altro di 10000 fior, d’oro fatto con istru-mento 24 Maggio 1318 in atto dei notai Cristiano di Bartol. da Rovereto, Antonio da Asolo ed Ewerardo de Maxeto. Fatto nel castello di Lizzana, nella foresteria. — Testimoni : fra’ Bartolomeo da Riva dei predicatori di Trento, Bartolameo da Nogaredo medico, Bernardino da Verona chirurgo di Trento, Bassaguerra del fu Florio da S. Vitale not. di Verona, Zal-terio notaio del fu Federico di Castelbarco, Azzolino figlio naturale di Guglielmo di Castelbarco, Bonifacio di Giovanni da Avio not. di Lizzana. — Atti Cristiano suddetto (v. n. 196 e 266). 264. — (1321), Marzo 19. — c. 96. — Il doge, i consiglieri ed i capi di XL, permisero ai visdomini alla Ternaria di prendere come scrivano e notaio Pietro di Viviano da Padova domiciliato a Venezia. 265. — 1321, ind. IV, Marzo 23. — c. 96. — Annotazione: Alvise Querini consigliere in Candia comperò un cavallo di battaglia per s. 57 di piccoli. 266. — 1321, ind. IV, Marzo 30. — c. 101 t.° — Fra’ Daniele de' Gusmarii frate minore e Guglielmo de’ Servidei giudice, ambi di Verona, attestano al doge la morte avvenuta nel passato Gennaio in Verona di fra’ Nicolò da Pa-strengo dei predicatori, uno dei commissari testamentari di Guglielmo di Castelbarco, e dicono d’essere stati presenti alla sepoltura con Federico della Scala, Bonamente de Membroiis, Pietro da Sacco ed altri veronesi. — Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : i frati Dietrico e Bonincontro nominati al n. 263, Bassano not. duc.j Rigolino da Roveredo ed Antonio da Asolo not. di Rovereto. — Atti come il n. 263 (v. n.«267). 267. — 1321, ind. IV, Marzo 30. — c. 110 (109) t.° — Dietrico commendatore dei frati alemanni di Bolzano e fra’ Bonincontro priore dei predicatori di Trento, fidecommissarì del fu Guglielmo di Castelbarco, e fra’ Daniele de’ Gusmarii da Ve-