232 C0MMEM0RIALI, LIBRO II. 281. — (1321), ind. IV, Giugno 29. — c. 103 (102). — Enrico conte di Gorizia e del Tirolo, vicario imperiale in Treviso, ordina a tutti i suoi soggetti dL no n molestare in modo alcuno i negozianti veneziani, che passano pei territori di Feltre e Belluno e per tutti i paesi di sua giurisdizione, non esigendo che i diritti consueti. Data a Treviso. 282. — (1321), Giugno 30. — c. 103 (102). — Rambaldo di Collalto conte di Treviso accorda, ad istanza del doge, libero e sicuro transito per tutto il suo territorio ai mercanti veneziani che vanno pei distretti di Feltre e Belluno, ed ordina a tutti i suoi di ben trattarli nulla esigendo da essi più del consueto. 283. — 1321, ind. IV, Luglio 6. — c. 103 (102). — Benedetto banditore comunale dichiara d’avere, d’ ordine di Cangrande della Scala capitano generale e di Covenzello de Faitanis da Rimini podestà di Feltre, publicato che niun suddito di Cangrande osi molestare in modo veruno i negozianti veneziani che passano pei distretti di Feltre e Belluno, sotto pena ad arbitrio dei detti due signori. Fatto nella sala del comune di Feltre. -— Testimoni: Federico del fu Saldreto notaio, Bonaccursio famiglio del podestà, Guglielmo di Nicolò Sofìamosti notaio. — Atti Bartolameo de’ Riceardelli da Feltre notaio (v. n. 280). 284. — 1321, ind. IV, Luglio 14. — c. 109 (108). — Nicolò Pisani, Nicolò Moro di S. Agostino, Nicolò Trevisano di S. Angelo, Sembiante di Sembiante di S. Giovanni nuovo, Marino Cocco di S. Basilio, Marco Erizzo procuratore di Francesco da Spinale, Antonio Loredano di S. Maria nuova e Giovanni Loredano, creano loro procuratori Giovanni Clan e Doffo di ser Masch (sic) della società degli Acciainoli (Azaiorum) dimoranti a Genova, per esigere il compenso dei danni lor dati da Francesco Malono ed Azzolino Grillo genovesi (v. n. 268 e 354). Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Tanto cancellier grande, il nobile Pietro Romano da Venezia e Bonincontro notaio. — Atti Donato del fu Giambonino de Freganesco notaio e scrivano ducale. 1321, Luglio 14. — V. 1322 Febbraio 17 (m. v.). 1321, Luglio 16. — V. 1322, Febbraio (m. v.). 285. — (1321), Luglio 27. — c. 110 (109). — Giovanni abate di Rosazzo, vicario di Pagano patriarca d’Aquileia, scrive al doge : dolergli la cattura di veneziani fatta da Simone di Buttrio, ma non aver potuto far giustizia ; sperare che Clugesio di Pola riuscirà a farli rilasciare; il patriarca è lontano; non proceda Venezia contro i beni di questo ; consiglia di catturare piuttosto alcuni friulani. Data a Udine. 286. — 1321, ind. IV, Luglio 29. — c. 109 (108) t.° — Commissione di Enrico conte di Gorizia e del Tirolo vicario imperiale a Treviso, a Gerardo de’ Baldacchini giudice e a Marco de Adelmario notaio inviati a Venezia. Il conte e il comune