DOGE: GIOVANNI SORANZO. 151 giurisperiti, Ermolao Zorzi, Marino Contarini patrono dell’ arsenale, Giannino Calderario not. due. V. Minotto, Doc. ad Forumjulii ecc., 76 664. — 1315, ind. XIV, Ottobre 24. — c. 202 t.° — Paolo da Brindisi e Francesco da Firenze giudici, e Bartolameo da Taranto notaio di Corfù, attestano che nell’ anno VII del regno di Roberto re di Napoli, e nel XXI del principato sul-l’isola di Filippo imperatore di Costantinopoli, signore d’ Albania e di Durazzo e principe di Taranto, Corrado Spinola di Lucoli capitano della flotta genovese promise a Paolo Morosini capitano delle galee di Venezia di non molestare in modo alcuno nè 1’ armata nè altri navigli veneti, obliandosi a pagare il doppio prezzo d’ ogni danno. Fatto in Corfù. — Testimoni : Nicolò Molenerio, Chinarlo Prisiano di Gallipoli notaio in greca scrittura in Corfù, Bisanzio de Ioha,. 665 — 1315, ind. XIII, Novembre 7. — c.262.— Candi de Ragno, procuratore di Vitale Michele conte e del comune di Zara, presenta al doge 1’ elezione di Raldo-vino Delfino a nuovo conte di quella città ; il principe, accettando 1’ eletto, la conferma. Fatto in Venezia nel palazzo ducale. — Presenti : il cancellier grande, Nicolò detto Pistorino e Donato Lombardo scriv. due. V. Liubió, op. cit., I, 287. 666. — (1315), Novembre 8. — c. 231 t.° — I cardinali Berengario vescovo di Tusculo, Arnaldo v. di Sabina, Arnaldo v. d’ Albano, Guglielmo v. di Palestrina, Iacòpo v. di Porto e S. Buffina, Nicolò prete di S. Eusebio, Arnaldo p. di S. Prisca, Berengario p. de’SS. Nereo ed Achilleo, Raimondo p. di S. Potenziana, Michele p. di S. Stefano in monte Celio, Guglielmo p. di S. Cecilia, Vitale p. di S. Martino nei Monti, Guglielmo p. di S. Ciriaco (in terme), Arnaldo diacono di S. Maria in portico, Raimondo d. di S. Maria nuova, Bernardo d. di S. Agata, esprimono al doge il loro dispiacere perchè dagli ufficiali di Ferrara non si osservino i trattati, e ne scrivono al re di Napoli, sperando che non vi sarà adito ad ulteriori lagnanze. Pregano che Venezia resti fedele alla chiesa mentre questa è priva di capo. Ringraziano Venezia d’ essersi a loro rivolta. I cardinali tusculano, di S. Eusebio e di S. Maria in portico, apposero alla presente, consenzienti gli altri, i loro sigilli. Data in Avignone. V. Minotto, Doc. ad Ferrariam ecc., II, 49. 667. — 1315, ind. XIII, Novembre 20. — c. 200 t.° — Dichiarazione che Andrea da Cavarzere rogò un istrumento simile al n. 657, per 1. 2103, s. 15, d. 10, rata d’ Ottobre, pagata da Bassano scriv. due. a Candi de Ragno (v. n. 706). 668. — 1315, ind. XIV, Novembre 27. — c. 231. — Rispondendo ad ambasciatori del comune di Brescia, il doge dichiarasi contento che due arbitri eletti