118 COMMEMORIGLI, LIBRO I. gallo e Maiorca posti fuori di Francia, riservandosi di disporne. Termina con avvertimenti circa la trasmissione dei beni agli spedalieri. Data a Vienna (di Francia) a. 7 del pont. (VI non. MaiiJ. V. Cocquelines, Bullarum... Rom. Pontificum. . . collectio ecc., T. Ili, parte II, p. 138 — Lunig, Cod. Ital. dipi., II, 1655. — Mansi, Collectio Conciliorum, XXV, 389, ed altri diversi. 523. — 1312, Maggio 16. — c. 186 t.° — Bolla piccola di Clemente V papa a tutti i podestà, magistrati, comunità ecc. Partecipa : essere stato deciso nel concilio di Vienna, il 2 Maggio, che i beni dei templari siano devoluti a beneficio di Terrasanta agli spedalieri di S. Giovanni, eccettuati quelli esistenti nei regni di Castigha, Aragona, Portogallo e Maiorca fuori di Francia, dei quali si riserva di disporre; invita quindi tutti a permettere agli spedalieri l’ingresso nei detti beni ed il tranquillo possesso, ed a difenderveli. Dopo letta la presente, sarà restituita al latore. Data Liberoni Valentinensis diocesis (XVII kal. Iun.J, a. 7 del pont. (v. n. 522). 524. — (1312), Giugno 2. — c. 181. — Guelfo conte di Donoratico, castellano di Castro (Castri), duca, governatore e capitano di Sardegna pel comune di Pisa, scrive al doge Pietro Gradenigo (1), certificando che Giovanni di Iacopo Paradisi -not. imp., Giovanni de Parabola e Iacopo notaio, che scrissero e rogarono il 21 Novembre 1290 un istrumento di lire 400 di den. aquilini minuti, fatto da Gerardo Baterìo fu Bonzolo da Firenze abitante a Cagliari ad Anastasio Camello da Venezia procuratore di Marchesino figlio di Marco Quintavalle, sono notai legittimi. Data a Castro (Castelli Castri) (IV non. Iun.J. (1) Forse non avendo ancora notizia della sua morte. 525. — 1312, ind. X, Giugno 10. —c. 172 t.° — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna concesso a Giovanni de Caligine da Padova, figli ed eredi, per benemerenze, a condizione che non possa commerciare come veneziano se non farà gli imprestiti ordinati. — Con bolla d’ oro. Dato nel palazzo ducale di Venezia (v. n. 530). 526. — 1312, ind. X, Giugno. — c. 179 t.° e 180. — Tipo delle terre ed acque di ragione di Michele Morosini, spedito da Chioggia al doge Marino Zorzi da Andrea Dotto cancelliere ducale. Lungo le linee di confine sono segnate le seguenti località : — A settentrione, la valle detta Sanga del Morosini ; a levante, procedendo da nord a sud : Pela de bo, locus eocercitus Venetiarum, con terrapieno (agger) che rinchiude un lacus versus mare in terris et aquis comunis Clugie fìnnans ; a mezzodì, le terre di S. Cipriano, nel mezzo della linea Pela de vaclia ; ad occidente, a due terzi della linea verso nord sta Fossabona, ed in capo alla stessa linea Fogolana. V. Minotto. Doc. ad Ferrariam ecc., II, 26. 527. — 1312, ind. X, Luglio 8. — c. 180 t.° — Istrumento col quale Tomaso Miani vicedoge in luogo del doge defunto Marino Zorzi, Giovanni Basadonna, Tomaso Barbarigo, Belletto Giustiniano, Bertucci Gradenigo e Giovanni Valaresso