DOGE: PIETRO GRADENIGO. 15 51. — 1301, ind. XIV, Maggio 10. — c. 1(5 t.° — Privilegio di cittadinanza veneziana interna ed esterna, con godimento eli tutte le prerogative degli altri cittadini e nobili, rilasciato, ad istanza di Nicolò cardinale vescovo d’Ostia e Velletri, a Maineto de’ Pulci di Firenze e suoi discendenti, per benemerenze verso il comune. Con bolla d’ oro. Dato nel palazzo ducale di Venezia. 52. — 1301, ind. XIV, Giugno 5. — c. 15 t.° — Annotazione: che Pietro prete dei SS. Apostoli, notaio della corte del procuratore, presentò al doge 1’ allegato documento (prodotto a quel tribunale da Marco Zeno Manzo, di S. Canciano), dichiarato falso. Allegato : 1280, ind. Vili, Settembre 5. — Giovanni Zeno di S. Canciano libera da ogni figliale soggezione e debito d’ eredità od altro, suo figlio Nicolò Zeno. Fatto in Rialto. — Testimoni : Iacopo prete di S. Giov. Grisostomo e Pietro Vendelino prete di S. Apollinare. — Atti Marco Gravelia prete e notaio. L’ annotazione è ripetuta a c. 18. 53. — 1301, ind. XIV, Giugno 27. — c. 16 t.° — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna, con godimento delle prerogative degli altri nobili e cittadini, concesso al nobile Enrico Scrovegno di Padova, per benemerenze. — Con bolla d’ oro. Dato nel palazzo ducale di Venezia. 54. — (1301), ind. XIV, Giugno 27. — c. 26 t.° — Federico III re di Sicilia scrive al doge : spiacergli che M. Malipiero e P. Giustiniani abbiano dovuto ripa-triare senza conseguire il compenso da lui decretato (v. n. 47 e 50), e volendo che sia pagato invita il doge a spedire un incaricato per riscuoterlo. Data a Palermo, a. 6 del r. 55. — 1301, ind. XIV, Luglio 7. — c. 17 t.° — Parte del maggior consiglio, presa il 6 Luglio, per T elezione di Tomaso Zulian, Matteo Viaro e Pietro Bragadino a savi per definire le questioni mosse al comune da alcuni genovesi e catalani. 56. — (1301), ind. XIV, Luglio 28. — c. 18. — Annotazione: che Pietro prete dei SS. Apostoli, notaio della corte del procuratore, presentò al doge un documento fatto da Rambaldo Buono di S. Maurizio a suo fratello Gerardo, prodotto a quel tribunale da Nascimbene figlio di Rambaldo, la qual carta in un’ adunanza di notai fu dichiarata falsa da 6, vera da 35, astenendosi 22 dal giudizio. 57. — 1301, ind. XIV, Agosto 3. — c. 72. — Iacopo Barozzi duca in Candia fa publicare, che chiunque aiuterà uno schiavo greco, turco o saraceno ad uscire dall’ isola, incorrerà in multa di 50 perperi. Rinnovato nel 1301.