doge: marino zorzi. 117 tìglio di Donato da li’piati di S. Benedetto, Pietro Diedo di S. Gervasio, Iacomello Crede, Nicolò Rullo di Cannaregio, un Da Ponte. Individui che si ritengono per veneziani : Simeone, Andrea, Leonardo, Giannino, Baliano, Peroccio, tutti di Accon ; Tomasino di Brazza, Ciono correggiaio, Bogodano di Ragusi, Taddeo di Mantova, Marino di Verona, Lianzo ed Antolino de Suro. 518. — s. d., (1311). — c. 178. — Annotazione: che Antonio Trattabene da Latisana fece venire a Venezia staia 100 di miglio e sorgo. 1312, Gennaio 15. — V. 1313, Febbraio 28. 519. — (1312), ind. X, Gennaio 22. — c. 178. — Rispondendo a richieste di Mercator nunzio di Onofrio de Trebis e di Gagliardo vicari della S. Sede in Ferrara, il doge acconsente a concedere patenti perchè i suddetti possano far portare dalla Puglia in Ferrara 2000 some di frumento, purché alla compera del grano intervenga un messo di Venezia; sia imbarcato su navi venete; fatto passare per Chioggia o Loreo ed ivi stimato da ufficiali veneziani, e sia data malleveria dell’ osservanza di tali patti. V. Min otto, Doc. ad Ferrariam ecc., II, 25. 520. — s. d., (1312, Marzo). — c. 179. — Risposta di Rizzardo da Camino vicario imperiale a Treviso, a Benincà (de Gheciis?) inviato di Venezia. Combatte l’asserzione che la palata di Montirone sia nel territorio veneziano, e sostiene che è in quel di Treviso ; l’avere i cittadini di Venezia possedimenti in quei dintorni, non dà ad essa giurisdizione di sorta ; nega quindi di togliere la palata ; invierà suoi messi a Venezia che chiariranno la cosa, e sarà anche contento che commissari d’ ambi le parti la prendano in esame. Scritta da Benedetto de Bedoja notaio del conte di Treviso. V. Minotto, Doc. ad Belunum ecc., 111. 521. — 1312, ind. X, Aprile 8. — c. 179 t.° — Annotazione: che d’ordine ducale furono dati a Catterino Veniero due istrumenti, il primo dei 12 Giugno 1251 risguardante divisione di beni fra Marco, Marino e Pasquale del fu Angelo Veniero di S. Samuele; il secondo del 9 Agosto 1285, concernente divisione di beni fra Angelo, Pietro e Gabriele del fu Pasquale Veniero pure di S. Samuele. 1312, Aprile 20. — V. 1313, Febbraio 28. 522. — 1312, Maggio 2. — c. 187. — Bolla ad perpetuar», rei memoriam di Clemente V, colla quale, decretata la soppressione dell’ ordine dei templari, ordina, secondo deliberazione del concilio di Vienna, che i loro beni siano devoluti agli spe-dalieri di S. Giovanni in sussidio di Terrasanta, compresi quelli posseduti dal gran maestro e dai cavalieri del tempio catturati in Francia nell’ Ottobre 1308. Da tal disposizione si eccettuano i beni esistenti nei regni di Castiglia, Aragona, Porto-