doge: PIETRO GRADENIGO. 09 calderaio di Bologna, ab. a S. Basilio ; Prandino Vincimonte di Cremona, ab. a S. Severi ; prete Nicolò da Umago, addetto alla chiesa di S. Vito ; Egidio del fu Iacopo di Forlì, ab. a S. Matteo di Rialto ; Corrado tintore, tedesco, ab. in casa Delfino a S. Apollinare ; Agnese vedova eh Bonaventura chirurgo di Ferrara ; Giovanni Paca-reli di Mantova, ab. in casa Boldù a S. Giov. Grisostomo ; Petrezano di Cremona barcaiuolo di piate, ab. a S. Paolo ; Adamo da Treviso, ab. a S. Angelo ; Bondiolo mereiaio di Milano, ab. in casa Badoaro a S. Salvatore ; Bartolameo detto Mazzoc-co del cremonese, ab. in casa Barbo a S. Paolo; Anselmino cenciaiuolo di Padova, ab. a S. Giuliano; Bonomo de Bustegaglis detto Rosso di Mantova, ab. a S. Samuele; maestro Lanfranco medico di Milano, ab. a S. Giov. Decollato ; Astcxa-nus zupanus di Verona, ab. a S. Salvatore ; Iacopo degli Agostini di Rimini, ab. a S. Angelo. Per dimora di anni 15 : maestro Mino (o Ninio) pittore di Siena, ab. a S. Salvatore; Bertaldo sensale tedesco al fondaco dei tedeschi, ab. a S. Gióv. Grisostomo; Ambrogio lavezarius del milanese, ab. in casa Veniero a S. Moisè; Bonaccorso lave zar ius di Milano, ab. a S. Moisè ; Giovanni scrivano di Modena, ab. in casa Ma-zamano a S. Stino ; Guatino da Cremona, è a Venezia da 20 anni, ab. a S. Silvestro ; Benvenuto de Ratone o Racone da Ferrara, medico, ab. a S. Luca. 303. — s. d., (1306). — c. 95. — Giannino Lorenzo dichiara : aver sentito Marino Badoaro podestà di Trieste dire a Pietro di Gabriele Marcello che il grano gli era stato regolarmente consegnato, e che ciò spiaceva ai triestini (v. n. 286). 1307, Febbraio 9. — V. 1307, Marzo 18. 1307, Febbraio 18. — V. 1307, Marzo 18. 304. — 1307, ind. V, Marzo 5. — c. 100. — Marco Dandolo di S. Luca, Filippo Ferro e Giovanni Valaresso, capi dei XL, d’ ordine del doge e del suo consiglio, comméttono a Gabriele Barbarigo, Nicolò Basegio e Andrea Donato, membri dei XL, il giudizio dell’ accusa data da Enrico Zantani visdomino veneto in Ravenna a quel comune, di violazione de’ trattati con svargi e contrabbandi ; rappresentando Ravenna Salvatore, venuto a Venezia per esigere la contribuzione dovuta da Venezia alla stessa città (v. n. 305). 305. — (1307), Marzo 5. — c. 100. — Enrico Zantani visdomino veneto in Ravenna, produce gli allegati A, R, C, per appoggiare la sua querela accennata al n. 304. Allegato A : 1305, Maggio 7. — Enrico Zantani chiede al podestà di Ravenna Lamberto da Polenta la consegna di 10 vaselli di vino della Marca, portato da quei di Cervia per le acque e le valli ravennati, contro le convenzioni ; non avendo il podestà aderito, il Zantani stimando il vino 1. 40 di picc., e protestando, dichiara Ravenna colpevole d’infrazione dei trattati, e caduta nella multa di 2000 libbre d’ argento. Fatto nel palazzo comunale di Ravenna, presenti Iacopo notaio, Pasquale detto