DOGE: PIETRO GRADENIGO. 7 Calbuccio da Ravenna, domiciliato a Chioggia, dichiara d'aver veduta la galea armata per la custodia del tratto fra Primaro a Caput dorzume (sic) e Fena-rola ecc. Fatti nella sala del palazzo publico in Chioggia. V. Minotto, Doc. ad Belunum, Cenetam, Feltria, Tarvisiuni spectantia ecc., 82. 16. — 1297, ind. X, Gennaio 24. — c. 58 t.° — Il doge, coi consigli minore e dei XXX, e con licenza del maggiore, crea Marco Siboto, notaio e scrivano ducale, sindaco e procuratore del comune, per intimare ai padovani, sui luoghi stessi, di desistere da lavori di saline ed altro intrapresi sul territorio veneziano. (Incompleto.) 17. — 1298, ind. XI, Settembre 5. — c. 30 t.° — Marco de Artengo veneziano, per sè e pel proprio padre Amato, promette ad Obertino Anguissola mercante di Piacenza, rappresentante suo padre Nicolò e Corrado Anguissola, di pagare in Cremona, entro 1’ Ottobre, ad uno dei due ultimi, lire 200 imperiali per cambio di 1. 135 s. 12 tornesi di piccoli, dati al debitore da Nicolò suddetto nella Aera dello scorso Maggio. Fatto nella fiera di S. Giovanni di Troyes, nella loggia dei piacentini. — Atti Gerardo di Roncarollo notaio piacentino. — Testimoni : Lanfranco de Paulo, Ianacio de Cugullo, Guglielmo Pastorello, Obertino de Fonte, tutti da Piacenza. 18. — (1298), Settembre 20. — c. 126. — Alberto re dei romani conferma ai cittadini di Ratisbona i privilegi ad essi accordati dai precedenti imperatori e duchi d’Austria e di Stiria, segnatamente quelli di poter essere giudicati solo da’ loro concittadini, e di esercitare di proprio diritto rappresaglie contro gli stranieri che negassero loro giustizia. Dato in Rotemburg, anno 1.° del regno, (XII hai. Oct.J, 1299, Settembre 25. — V. 1306, Luglio 28. 19. — 1300, ind. XIII, Aprile. — c. 2. — Pietro Foscarini, inviato dal doge e dal comune di Venezia a Trieste per chiedere 1’ arresto e la consegna di Gabriele Sabatino e Copedela banditi di Capodistria, e di Gnozolo de Prevosto e Andrea de Roverico omicidi di Pirano, al suo ritorno riferisce minutamente come il podestà di Trieste Nicolò di Budrio ed i giudici Syre Suda (o Sardi) e Menego de Gosta, con imprudente procedura, favorirono 1’ evasione dei rei e di Leonardo Sauro altro malfattore, testimonio il triestino Bertucci Onorato ; e che il tutto tini col bando dei suddetti. Ciò avvenne dai 7 ai 10 Aprile. V. Minotto, Documenta ad Forumjulii, Patriarchatum Aquil. ecc. spectantia ... regesta, 48. 20. — s. d., (1300, Aprile?). — c. 2. — Inventario (in dialetto) di argenterie portate con sè dagli ambasciatori di Venezia a re K. (Carlo II di Napoli?). — L inventario enumera gli oggetti e ne riferisce il peso.