16 COMMEMORALI, LIBRO I. 58. — (1301?), Agosto 4. — c. 18. — Frate* Antonio da Padova inquisitore dell’ eresia, scrive a Lorenzo Sagredo, Tomaso Yiaro e Marino Zorzi scusandosi di non aver terminato loro affari ; dice di scrivere al doge che non li molesti, essendo responsabili dei danari, conti ecc. verso il solo inquisitore. Data a Vicenza. V. Minotto, Doc. ad Forumjulii ecc , 51. 59. — 1301, ind. XIV, Agosto 28. — c. 18. — Annotazione di denunzia fatta da Biagio Gradelono, d’ aver perduto tre sacchi di cotone di Romania per lire 500, portati da una nave poi naufragata a Cefalonia, e raccomandati a Pietro di Marche-sino Loredano, che confermò il fatto. - » 60. — 1301, ind. XIV, Settembre 3. — c. 19. — Matteo di Lucio da Trau, procuratore di quel comune e del suo podestà Romano de’ Steni da Padova (procura in atti Siroclo di Pietro d’Ancona), promette che il comune stesso pagherà a Venezia lire 3000 di denari in quattro anni, per fideiussione prestata da Trau a favore di Giorgio conte d’Almissa, per risarcimento di danni da questo dati ai veneziani ; di più che Trau non riceverà merci da Spalato, Sebenico, Scardona e Nona, nè vi porterà quelle che riceve da Venezia (incompleto). V. Liubió, Muti, spect. hist. Slavorum mer., I, 194. — Schafàrik, Acta Archivii veneti spec-tantia ad ìiistoriam Serborum ecc., fase. II, pag. 604, 61. — (1301), ind. XIV, Settembre 15. — c. 18 t.° — Annotazione: che, presenti Giambuonino de Freganesco, Tanto cancellier grande e Donato Lombardo, gl’ inviati del marchese d’ Este chiesero al doge ed al suo consiglio fossero i ferraresi trattati in Venezia come prima della guerra di Genova, ed esenti da gravezze a norma dei patti ; a che il doge rispose esser pronto ad osservare i trattati. V. Minotto, Doc. ad Ferrariam ecc., I, 117. 62. — (1301), Settembre 15. — c. 18 t.° — Risposta del doge a Margarito e Nascimbene, giudici, inviati di Azzone marchese d’ Este e d’ Ancona. Nega che, dopo la guerra di Genova, Venezia non osservi i trattati coi ferraresi coll’ esigere da essi inusate contribuzioni, e ripete il già detto altra volta al Margarito ed a Raimondo de Zoffi. La risposta del marchese circa gli eccessi dei suoi in Loreo e Massa Fiscaglia, non soddisfa; esso non può esigere imposte dai veneti in Massa. Venezia vuol risarciti i danni recati in Ferrara al veneziano Gecio de Geciis (Gisi ?). V. Minotto, Doc. ad Ferrariam ecc., I, 116. 63. — (1301), Settembre 18. — c. 18 t.° —Annotazione: che, alla presenza di Pietro Michele, Andrea Valaresso e Marco Malipiero, dominus Fava protestò davanti al doge, e che questi, pur protestando, si dichiarò pronto a fare il suo dovere. 64. — (1301), Settembre 18 (trascritta nel volume il 9 Luglio 1302). — c. 25. — Pietro de Ronzano giudice di Treviso, scrive a Michele Morosini conte di Zara