MEDITAZIONE QUINTA SOPRA IL SEPOLCRO I)' UN GIOVINE SPOSO. Del sagro tempio in un angol rimoto Veggo un avello-Ah, qual tragico evento Annunzian mai le sopra incise note? S’ergon dai quattro lati egre e dolenti Immagin sculte, e al desolato aspetto Di profonda aftlizion marcano i segni. Curve sull’ urna ed in pensier profondo A piedi lor spente le faci io miro D’Amore e d’Imeneo confuse insieme. E il capo sull’avello immohil posano, Cui sembrati 'prima abbiali rivolto il guardo. Chiuso in quel sasso è un uom, cheil quinto appena Lustro attingeva. Nel ridente aprile, Nel fior di vita, e nel vivace lampo Di bella gioventù, tutto ad un colpo Nel mezzo al corso suo repente sparve Quest’astro, che splende» - Chi mai presago Esser potea, mentre, gagliardo e fiero