COMMKMORIAU, LIBRO I. neziani da Ponzio di Ugone conte d’ Ampurias, non potendo farlo ora per le spese sostenute nell’ acquisto della contea di Urgel (v. n. 528). Data a Barcellona. 648. — 1315, Giugno. — c. 231. — Privilegio di cittadinanza con cui si accordano i diritti e le prerogative degli altri nobili e cittadini veneziani, nell’ interno ed all’ estero, ad Artico della Rosa (Azzoni) da Treviso, a’ suoi Agli ed eredi, per benemerenze verso Venezia. — Con bolla d’ oro. Dato in Venezia. V. Tentori, Il vero carattere ecc., 108. 649. — 1315, ind. XIII, Luglio 7. — c. 255 t.° — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna concesso a Palamede de’ Vitaliani di Padova, a’ suoi figli ed eredi, ed a’ suoi nipoti Iacopino e Francesco figli del fu Vitaliano de’ Vitaliani dottore di leggi e cavaliere, per benemerenze verso Venezia. — Con bolla d’ oro. Dato in Venezia nel palazzo ducale. ¥ 650. — (1315), ind. XIII, Luglio 16. — c. 256 t.° — Bisposta del doge ad ambasciata del conte rettore di Ferrara. Se farà giustizia alle querele di Folco marchese d’ Este .e dei veneziani, anche Venezia farà il suo debito. Gradirà che si osservino i trattati. Non può essa far rilevare la quantità del grano condotto da Ferrara. 651. — s. d., (1315, Luglio 16). — c. 257. — Enrico abate di Pomposa, chiede d’ essere aggregato col suo monastero alla cittadinanza veneziana. Si offre d’ esser devoto ed utile a Venezia, e per la vicinanza e per non essere quell’ abazia soggetta ad alcun principe, godendo il mero e misto impero. Farà il doppio d’imprestiti. V. Minotto, Doc. ad Ferrariam ecc., II, 50. 652. — 1315, ind. XIII, Luglio 16. — c. 257. — Il doge e i consiglieri Nicolò Moro, Gabriele Natale, Pietro Gisi, Micheletto Michele, Marco Loredano todesco e e Gian Maria Zorzi, coll’ assenso dei capi di XL Filippo Bellegno e Tomaso Dandolo, assente Nicolò Faliero, decidono di annuire alla petizione precedente. Nota che la stessa fu approvata il 15 Dicembre da 30 dei XL. V. Minotto, ibid. 653. — 1315, ind. XIII, Luglio 16. — c. 257 t.° — Martino di Benvenuto ambasciatore del comune di Treviso, offre di annullare la sentenza pronunciata colà contro il veneziano Natale Trevisano, in causa fra questo e Giovanni de Priore ca-sarolo di Treviso, e di ricominciar la lite davanti ai giudici destinati dai veneziani. V. Minotto, Vocum. ad Selunum ecc., 123. 654. — 1315, ind. XIII, Luglio 1(5. — c. 257 t,° — Il doge ed i consiglieri assentono alla proposta precedente.