DOGE: GIOVANNI SORANZO. 135 non può credere che quello abbia violato il suo giuramento ; può darsi che nel fatto vi sia della frode ; tuttavia non permetterà che sia fatto pregiudizio a Ferrara. Atti Bonincontro di Nicolò Bovo da Mantova not. imp. — Presenti : Stefano Gradenigo, Marco Michele, Pietro Gisi e Bertuccio Boccasii. 598. — 1313, ind. XII, Gennaio (m. v.). — c. 207 t.°— Inventario d’ armi di ragione publica presentato al doge dai soprastanti a quelle. Vi si contano : 2680 corazze in Arsenale, e 217 per le terre suddite e la riviera della Marca; 2905 collari, 2770 cappelli, 853 sovraensegne, 750 manaresii, per omnespartes di Venezia ; 830 balestre in Venezia, 228 per le provincie, 33 da petto ; 780 crochi, e 220 per le province ; 250000 ferri da falsatori; 232000 falsatori in Venezia, 25200 al di fuori; 130000 ferri da quadrella e quadrella, 58000 per le provincie; 550 lande lunghe, 31 al di fuori ; 8000 ferri da lancioni ; 2780 lancioni lunghi, 45 al di fuori ; 6000 lancie scocade, 270 al di fuori; 75 rampegoni da asta, 55 da catena; pavesi di S. Marco in riparazione e al di fuori 52 ; 735 targhe ; 30 balli da due piedi ; 2300 ga-volati (?); 192 spuntoni; 194 coltelli; 100 lancie da cavallo. V. Marin, St. civ. ecc., VI, 319. 599. — 1314, ind. XII, Febbraio 11. — c. 208 t.° — Premundo Laurinz procuratore del comune di Pago (procura in atti Marco del fu Ermando not. imp.) promette al doge che quel comune pagherà 1. 84, d. 6 di gr., meno picc. 8, a saldo di pagamento di grano venduto al comune stesso per suo uso. Fatto in Venezia nel palazzo ducale. — Testimoni: Giovanni Fradello, Daniele Bucco e Giannino Foscarini. — Atti Bonincontro di Nicolò Bovo da Mantova not. imp. e scriv. due. V. Liubió, op. cit., I, 273. » 600. — 1314, ind. XII, Febbraio 16 (registrata il 26 Marzo). — c. 211. — Procura con cui il nobile Matteo di Soro podestà di Trau, regnando Carlo re d’ Ungheria ed essendo vescovo di Trau Liberio, dà facoltà a Marino Stolphyni de Guara di promettere ed obbligarsi al doge che Prodan Balsce, Iuva e Ramondo figlio d’esso Marino, obbediranno alle ingiunzioni del comune di Venezia sotto pena di lire 200 di picc. ven. per ciascuno ; vincolando all’ osservanza detto podestà ed i suoi beni. Fatta in Trau nel palazzo del comune. — Presenti: Desa di Marco, Iacopo di Marino, Solve Repetelli, Gausio di Dessa. — Atti Francesco di maestro Angelo de Monticido n. i. e del comune di Trau (v. n. 601 e 611). V. Liubió, op. cit., I, 273. # 601. — (1314), ind. XII, Febbraio 19. — c. 211. — Matteo di Soro podestà e capitano ed il comune di Trau, scrivono al doge attestando la legalità e 1’ autenticità della procura n. 600. Data a Trau (v. n. 602). V. Liubió, op. cit., I, 274.