112 COMMEMORIGLI, LIBRO I. 492. — 1311, Agosto 14. — c. 1G8. — Il console di Mompellieri scrive al doge attestando che i legittimi eredi di Pietro Clavada, morto in Venezia, sono la moglie, il figlio e la figlia di quello, e prega se ne assegnino i beni al figlio, latore della presente (v. n. 491 e 493). Data a Mompellieri (XVII hai. Sept,). 493. — 1341, Agosto 15. — c. 168 t.° — Lettera eguale alla precedente, scritta al doge da Giovanni Palmerii bali della corte di Mompellieri pel re di Maiorca. 494. — 1311, Agosto 16. — c. 166 t.° — Iacopo Polani, avendo ottenuto di andar in Puglia per frumento onde portarlo a terre d’ amici, dichiarò ai consiglieri che Giovanni Michele di S. Sofia gli aveva commesso di portargli 2200 staia di quel grano (sulla galea S. Giorgio comandata da Giovanni Roso), e Nicolò Pisani di portargliene 800 sulla galea S. Nicolò ; al che i consiglieri assentirono. 495. — 4311, Agosto. — c. 471 t.° — Requisitoria circolare con cui Olrico de Noeris cavaliere, e Giovanni de Vannesia (di Vannes?) custodi delle fiere di Sciampagna e Bria, chiedono a tutti i magistrati l’esecuzione giudiziaria ecc., come al n. 497, contro Giovanni detto Coda da Venezia rimasto debitore di lire 400 di picc. tornesi, in causa di mutuo all’ ultima fiera di S. Remigio di Troyes, verso Enrico Sicoli, Schiatta e Bindo della società de’ Macci di Firenze. — Firmata Gerardo de Novalibus. 496. — (1311), Settembre 23. — c. 168 t.° — Enrico VII re dei romani scrìve al doge Marino Zorzi, raccomandandogli Marino Petenario nei suoi affari davanti ai tribunali veneziani. Data a Rrescia, anno 3 del regno (IX kal. Od.). 497. — 1311, Settembre. — c. 171 t.° — I custodi delle fiere di Sciampagna e Bria (v. n. 495), ad istanza di Mauro Bonaccorsi, Schiatta e Bindo della compagnia dei Macci di Firenze, ed in nome di Lodovico re di Navarra conte di Sciampagna, chiedono l’esecuzione giudiziaria contro Giovanni Coda di Venpzia, rimasto debitore verso i Macci alla fiera di S. Giovanni di Troyes del 1308 di 2600 lire tornesi ; o di far loro sapere col latore della presente, se avesse ragioni a far valere, previo sequestro de’ suoi beni a tutela dei creditori. 498. — (131 lì, Ottobre 5. — c. 168 t.° — Enrico VII re dei romani invita il doge a spedir tosto, com’ è tenuto, un’ onorevole comitiva per accompagnarlo a Roma ed assistile ivi alla sua incoronazione. La deputazione veneta troverà il re a Genova il giovedì dopo S. Luca. Data in Cremona, anno 3 del regno (III non Oct.). 499. — (1311), Ottobre 10. — c. 178 t.° — Carlo re d’ Ungheria scrive a papa Clemente V : essere ritornata Zara sotto lo scettro ungherese, dopo lunga occupa-