PREFAZIONE IX calligrafica c, per così dire, solenne, laddove i secondi si presentano in veste più dimessa, essendo scritti coi soliti caratteri usati negli atti comuni della cancelleria, clic diventano eleganti solo qualche volta, e più quando i nostri libri subentrarono come collezione diplomatica principale. Gli atti venivano d’ordinario scritti nei Coinmcmoriali contemporaneamente agli originali — e non pochi anzi sono i veri originali — o, se erano scritti all’ estero, quando giungevano alla Cancelleria; quelli che vi s’incontrano di epoche anteriori agli altri, vi venivano trascritti perchè i negozi correnti producevano il bisogno di averli sott’occhio. Di qui l’apparente confusione cronologica che si riscontra nei nostri registri ; di qui il trovar riferiti nel socolo XVI atti del secolo XI. Quegli uomini, tutto dediti alla pratica degli affari, poco curavano i sistemi, gli ordinamenti scientifici, le classificazioni, alle quali fra i veneti fu forse de’ primi a volgere il pensiero l’abate cassincse Fortunato dall’ Olmo nel 1647. Questa confusione, od almeno questa poca regolarità, fu riconosciuta anche dall’ antico ed illustre padre della storia veneta il doge Andrea Dandolo, il quale nel proemio alla collezione dei documenti publici conosciuta sotto il nome di libri A/bus e Blancus, spettanti alla serie dei Patii, scriveva : « Priuilegia, jurisdictiones et pacta sacratissime urbis nostre diuersis » retro temporibus a predecessoribus nostris et nobis honorabiliter procurata, » uigili perquirentes examine, inuenimus ea per multa librorum uolumina » rerum, locorum, uel temporum discretione non habita, incertis sed impropriis » uerius sedibus peruagari. Inde legentium offuscabatur intuitus, hebetabatur » querentium intellectus, et quesitorum inuentio persepe difficillima et pene » impossibilis reddebatur ». • Nel citato Líber plegiomm il Governo (doge e Consiglio minore) faceva . trascrivere atti di varia specie per averli sott’occhio all’ occorrenza « ad me-moriam retinendam ». Tale o poco diverso fu il principio informativo dei Commemoriali. Troviamo infatti non una sola volta essere stata ordinata dalla Signoria la trascrizione in essi di qualche documento, onde è chiaro che alcuni avevano sede nei nostri libri per la loro stessa natura, altri per eccezione. Se a noi non sembra talvolta penetrare il criterio che fece inserire nella nostra collezione uno piuttosto che un altro documento, egli è che siamo ' ancor lungi dalla perfetta conoscenza del meccanismo burocratico della República nei suoi particolari. Singolare ed unica per materiale struttura, Venezia fu pure potentemente, splendidamente singolare ed unica anche nel suo organamento amministrativo, politico e sociale. La miglior guarentigia clic i nostri libri 11011 erano compilati a caso, ce la danno gli scrittori materiali di essi, i quali 11011 erano volgari amanuensi, ma funzionari che, quantunque contenti dell’umile titolo di scrivani, muta-