doge: GIOVANNI SORANZO. 269 452. — 1325, ind. VII (more genovese), Novembre 20. — c. 184 (183). — Iacopo Boccanegra, Babilano Bicci, Samuele Spinola, Andrea di Roccatagliata, Tomaso di Montalto e Simone di Boninsegna, in forza del n. 442, eleggono ambascia-tori al comune di Venezia Angelo Tartaro giurisperito e Bolando de Riccardo con facoltà di stipulare, in nome dei genovesi di parte imperiale estrinseci, qualunque convenzione. Fatta nella chiesa di S. Pietro di Savona. — Testimoni : Leonardo Cigala, Napoleone Spinola di Galeotto, Antonio Pignatario e Bonifacio de’ Pontoli notaio. Atti come il n. 442 (v. n. 457). 453. — (1325), Dicembre 6. — c. 184 (183) t.° — Edoardo re d’Inghilterra publica d’ avere, col consenso del parlamento radunato in Westminster nell’ ottava di S. Martino, perdonata ogni offesa recata dai veneziani ai suoi sudditi in una rissa eh’ ebbe luogo in Southampton fra 1’ equipaggio di cinque galee venete ed uomini di quel luogo e di Wight ; proibisce a tutti di molestare i veneziani, e concede agli stessi sicurezza in tutto il regno. Data a Westminster, a. 19 del regno. V. Brown, op. cit., I, 6. 454. — 1325, ind. Vili, Dicembre 20. — c. 176 (175) t.° — Istrumento col quale, in forza degli allegati A, B, C, Bonifacio priore del convento di S. Daniele di Venezia cede al comune, a titolo di permuta, un lago spettante al detto convento, posto nel circondario di S. Pietro di Castello, con argine, terra e fondamenta su cui una casa di legno e due molini, confinante con alcuni parrochiani di S. Pietro, di S. Martino e di S. Biagio, coll’arsenale e col rivo di Castello. In cambio, il doge cede in nome del comune, al detto priore e convento lire 2610, s. 17 di den. ven. a gr. d’imprestiti, del reddito annuo di 1. 5 della stessa specie, la qual somma resterà inalienabile ed intangibile da chi si sia, e se mai gli imprestiti saranno restituiti, sia impiegata in beni stabili in Venezia. Il monastero resta obbligato a corrispondere l’annuo censo di un metro d’olio che sarà pagato dallo Stato al vescovo di Castello, e viene esentato dalla prestazione del quintello. Fatto nella stanza (camino) maggiore del doge. — Presenti : Nicolò Pistorino canc. gr., Francesco Polano socio del doge, Nicolò de Marsilio not. e scriv. due., e prete Bertuccio di S. Angelo. — Atti Nicolò del fu Giovanni di Marchesino notaio imperiale e scrivano ducale. V. F. Cornaro, Ecclesiae venetae ecc., Dee. VI, p. 199. Allegato : 1325, ind. VIII, Dicembre 18. — Fra’ Bonifacio e fra’ Ruffino rappresentanti il capitolo del convento di S; Daniele di Venezia, danno facoltà al priore stesso, creandolo procuratore d’esso capitolo, di stipulare il contratto di permuta del lago di S. Daniele. Fatto nel detto convento. — Testimoni: Iacopo da Bergantino canonico di Ferrara, Bonifacio e Michele da Trieste famigliari del priore. Allegato B : il 11. 439. Allegato C : il n. 440 (v. 11. 462).