doge: PIETRO GRADENIGO. 95 essi alla cattura dell’ infante Ferrando (v. n. 374): protesta che saranno liberi e sicuri in Maiorca, Minorca ed Iviza, ed a maggiore assicurazione fa porre la presente in atti del notaio Nicolò di S. Giusto. Dato a Maiorca fXIIl hai. Maii). — Testimoni : Raimondo Embratati (?), e Francesco Dalmarii giudici regi (v. n. 408). 408. — 1309, Aprile 20. — c. 140. — Bernardo de Forcea scrive al doge in nome proprio e degli abitanti d’Iviza, confermando quanto contiene il n. 407 ; partecipa che vi sono in quell’ isola oltre 20000 moggia di sale, e promette ogni amichevole trattamento ai veneziani (IV hai. Modi). 409. — 1309, ind. VII, Maggio 10. — c. 201 t.° — Roberto re di Gerusalemme e Sicilia (Napoli), signore del ducato di Puglia, del principato di Capua, conte di Provenza, Forcalquier e Piemonte, fa sapere a tutti i regi ufficiali di Puglia d’ aver prorogato fino a tutto il Settembre futuro il salvocondotto concesso già da suo padre ai veneti per tutto il regno, onde possano liberamente esercitare il commercio, e siano protetti. Non avendo ancora sigillo regio col suo nome, munisce la presente di quello che usava prima della morte del padre, qual vicario. Data a Napoli per Bartolameo di Capua, cavaliere, logoteta, e protonotario del regno. 410. — 1309, ind. VII, Giugno 10. — c. 173. — Estratto di testamento nuncupativo di Guido del fu Gabriele de’ Negri giudice da Padova, il quale ordina d’esser sepolto nell’ arca paterna in S. Antonio, ed elegge esecutori il priore, fra’ Mondo Lin-guadivacca lettore e Gerardo da Reggio tutti e tre dei predicatori del convento di S. Agostino, il guardiano, fra’ Paolino da Milano e fra’ Giuliano da Padova dei minori di S. Antonio, Giovanni fu Guglielmo de Caligine giudice, e Gerardo fu Spera di Villa del Conte. Lascia eredi di sue sostanze in parti eguali i suoi due figli Negro e Rogato, con sostituzione del superstite a quello che morisse senza prole. Fatto in Padova nella capella degli infermi di S. Agostino dei predicatori. — Testimoni: Treviso da Treviso sotto priore di quel convento, Placido da Ferrara priore del convento di- Chioggia, Alessandro da Mantova, Benincà da Ravenna, Domenico da Ferrara, Tomaso da Reggio, Francesco da Cervarese, Giannino da Reggio, Agostino da Ascoli, tutti frati predicatori. — Atti Simeone di maestro Gerardo de’ Viviani not. del sac. pai. (v. 1311, Maggio 18). 411. — 1309, ind. VIII, Settembre. — c. 140 t.° — Elenco di veneziani danneggiati (devastati) dai ferraresi : Ronomo barbiere e ... po muratore di S. M. Zobenigo, . . . pino da Parenzo, Stefano ealegario di S. Raffaele, Bonmassario gar-zator di S. Temita, Francesco Schiavo secator dei SS. Apostoli, . ... de Orizellis di S. Apollinare, ... onenconerius zuparius di S. Severo, Leonardo Guerzius afai-tator vantorum di S. M. Mater Domini, Antonio dal Cantone di S. M. Formosa, Giovanni de Rena di S. Felice, Marino Negro di Castello, Leonardo da Latisana di S. Cassiano, Viviano calaver di S. Polo, Pasqualino marinaio di S. Maurizio, Vac-