DOGE.- GIOVANNI SOP iNZO. 207 pedito. Chiede che l’imperatore non molesti gli ebrei veneti, che pei trattati possono lavorare ove vogliono, quando paghino 1’ afntto dei luoghi (v. n. 252). 179. — s. d., (1319, Settembre). — c. 57. — Gli ambasciatori dell’ imperatore di Costantinopoli (v. n. 178) presentano le domande seguenti: Compenso delle perdite toccate al genovese Napoleone de Mare, il quale avendo preso nel viaggio da Venezia a Costantinopoli, nell’ acque d’ Avalona, un legno di re Roberto, se lo vide tolto da quattro galee di Venezia con grave danno (segue 1’ elenco e la stima dei danni). Liberazione del fratello dell’ ammiraglio imperiale detenuto in Candia. Risarcimento dei seguenti danni dati da veneziani a sudditi imperiali : i candiotti Zanachi e MaTiois rapirono nel Maggio 1312 da un casale presso Monembasia due uomini e per 453 perperi d’ oggetti; Areta di Candia rapì nel Marzo 1313 sei uomini e per 500 perperi spettanti a nobili di Monembasia, e nel Maggio quattro ragazzi e 500 perperi; Giovanni Fradello, andando in Candia con una galea, prese un legno di certo Maurosumi di Monembasia del valore di 2200 perperi, e 30 uomini che vendette perperi 500 (Dicembre, 1312); nell’Agosto 1315 un legno di Nicolò Sanudo saccheggiò nelle acque di Zia una nave di Monembasia, e ne causò la perdita ; Nascimbene e Marino Sfacto di Candia rapirono sei barche con merci per 3000 perperi, e 40 uomini riscattati con 500 perperi (Dicembre, 1313); nel mese stesso, Nicolò Corondovos tolse in Candia a Sofronio Atheneas, proveniente da Alessandria, perperi 150; il veneto Dimitri Nanizo danneggiò Calamas suddito imperiale di perperi 1200 (nel 1311); nel Marzo 1313 certo Nascimbene rapì nel luogo detto Ceconi 36 uomini e li vendette in Rodi; nel Dicembre 1305 Valdita di Monembasia ebbe sequestrati in Modone pesci ed altro per 300 perperi ; nel Gennaio 1316 Dimitri Cala-mathioco e Nicolò Ayapostaliti di Modone tolsero 300 perperi a Giovanni Limbeniti ; Calarco da Corone tiene denaro del duca di Maina; Francesco Flascari, Nicolò di Marco e Iacopo Logos di Negroponte devono 600 perperi a Giovanni Mairati ; uno degli ambasciatori fu nell’ Agosto 1317 preso e spogliato da Rigetto Brun, Pietro Favro e Giovanni de Armirayo, e lo vendettero; nel Luglio 1316 due galee venete partite da Costantinopoli approdarono a Monembasia, e presi molti di quei cittadini li vendettero presso il capo Malea a galee di Rodi ; quelli di Corone e Modone fecero scorreria nella Maina, asportandone animali ed altro per 4000 perperi, e 400 uomini che furono venduti in Cipro, Rodi e Candia ; gli stessi devono 4000 perperi a cittadini di Misistra ; i candiotti devono 700 perperi a Giorgio Sucro di Monembasia, 1000 perperi ad un signor Michele, e 300 perperi ed una barca a Leone Grammatico; Nicola Mirstito di Corone deve a Giovanni Liminiti perperi 200; nel 1316 alcuni veneti di Negroponte noleggiarono a mercanti greci in Salonicchi delle barche, quindi gli spogliarono di perperi 8000, e li vendettero ; molti mercanti di Saio-nicchi, Costantinopoli ecc. sono creditori di 10000 perperi verso alcuni veneziani ; uomini di Negroponte presero nell’ isola Caluri 500 persone e le vendettero a Marco Lombardo ed altri, mentre detta isola pagava acrostico agli imperiali di Monembasia ; quelli di Candia tengono un greco turco appartenente all’ambasciatore Sevasto, che lo pagò 70 perperi (v. n. 180).