244 C0MMEM0RIALI, LIBRO II. pievano di S. Samuele, Pietro Grimani procuratore di S. Marco, Pancrazio Signolo, Nicolò figlio di Avventura da Padova. — Atti Giannino Calderario. 332. — (1322), ind. V, Agosto 17. — c. 124 (123). — Ranieri de’ Moronti da S. Geminiano podestà e il comune d’ Ancona scrivono al doge : avere il notaio ducale Bassano consegnato Cerolo de Recanati al capitano e agli anziani di quella città e a Giovanni Dagi. Data in Ancona (v. n. 328 e 333). 333. — 1322, ind. V, Agosto 17. — c. 124 (123). — Bassano notaio e scrivano ducale commissario del comune di Venezia, consegna a Rainieri de’ Moronti da S. Geminiano cavaliere, podestà e capitano d’ Ancona, a quegli anziani Enrico de’ Bonaldi, Paoluccio di Matteo, Betoccio di Gentiluccio, Paoluccio di Cambio, Bona-giunta di Angelo, Andrea di Senfolle, Lippo di Nicola ed a Domenico di Giovanni Dagi consigliere del marchese d’ Ancona, 1’ eretico Cerolo da Recanati (v. n. 332). Fatto in Ancona sulla riva del porto. — Testimoni : prete Francesco Boniolo diacono di S. Cassiano di Venezia, Rolando Rosso di Burano, Giovanni de Riccabona da S. Simeone Apostolo, Raffaletto Tagliapietra di S. Silvestro, Andriolo Felza di S. Barnaba, Giannino Carnesangue di S. Salvatore, tutti di Venezia. — Atti Nicolò Passamonte. 1322, Agosto 21. — V. 1322, Settembre 15. 334. — 1322, ind. V, Agosto 23. — c. 123 (122) t.° — In seguito a questione insorta fra il doge e il primicerio e i capellani della chiesa di S. Marco circa l’elezione e conferma dei custodi di essa, quantunque la promissione ducale determini bene i diritti del principe, tuttavia questo, coi consiglieri Paolo da Mosto, Nicolò Moro, Filippo Bellegno e Romano.....consultò i procuratori di S. Marco Gratone Dandolo, Marino Foscarini, Pietro Grimani, Angelo Muazzo, Marco Morosini e Nicolò Faliero, nonché Balduino Delfino, Bertuccio Gradenigo, Nicolò Zane, Gabriele Trevisano, Marino Faliero ed Enrico Michele. Sentiti questi, fu deciso ed approvato che i capellani possano eleggere i due custodi ora mancanti, i quali poi siano confermati dal doge, a patto che ciò non pregiudichi i diritti del principe e dello Stato. Tale risoluzione fu pure approvata da Marco Zane capo dei XL. 335. — 1322, ind. V, Settembre 15. — c. 126 (125). — Copia dell’ allegato autenticata da Tanto cancellier grande e dai notai ducali Andrea da Cavarzere, Nicolò Passamonte, Benincà e Nicolò de Gheciis, nel vescovado di Castello, presenti Melio vicario di quel vescovo Iacopo, Bolandino de Belviso da Bologna dottore di decreti, mastro Federico de’Gagliardi da Siena e Bernardo del fu Iacopo Berardi notaio da Bologna. Allegato: 1322, Agosto 21. — Arnaldo eletto vescovo di Bologna, collettore pontificio per 1’ esazione delle rendite della S. Sede nei patriarcati di Aquileia e di Grado, ordina al vescovo di Castello d’intimare ai rettori della chiesa di S. Marco