PREFAZIONE VU di serie di atti diplomatici che si conservano negli archivi della Republica, i Patti ed i Commemoriali, che ambedue risalgono a quell’età. I Patti sono così noti, che non v’ ha scrittore di cose venete antiche cui non occorra citarli; possono dirsi la più preziosa fonte della nostra storia patria, e daranno ricca messe pel Codice diplomatico. Il dotto cav. de Mas-Latrie, giudice competentissimo, in una sua relazione al Ministro della Istruzione publica di Francia (4) ne scriveva: « Le recueil des traités de l’ancienne République appelé les Patti ou Libri » pactorum, indépendamment des matériaux qu’il fournit à l’histoire des Croi-» sades, intéresse la plupart des pays autrefois en relation avec les "Vénitiens. » En m’arrêtant donc à l’examen des neuf registres qui le composent, en fai-» sant connaître par une énumération détaillée les principaux actes qu’il ren-» ferme, je crois signaler aux savants un monument précieux pour l’histoire « générale du moyen âge..... « Le recueil des Pactes doit son titre aux traités qui en forment la ma-» jeure partie. La plus„ancienne pièce de la collection est du IX siècle, pour » ne point mentionner une transcription du concile de Chalcédoine de 451, » insérée au premier volume. La copie paraît en avoir été officiellement com-» mencée par la chancellerie ducale au XIII siècle; elle se poursuivit ensuite » dans le XIV ; elle ne dépasse pas le XV. En l’absence des monumens dé-» tachés qui y sont enregistrés, les neuf volumes des Patti de Venise sont » donc la transcription la plus vieille et le vrai texte authentique do ces » documents ». L’autore dà poi un sommario degli atti contenuti nei Patti, tolto dall’ indice uffiziale custodito nel nostro grande archivio. Altro indice fu pure messo in luce di poi dai benemeriti illustratori della storia di Venezia signori G. L. F. Tafel e G. M. Thomas nel libro Der Doge Andreas Dandolo und die von demselben angelegten Urkundensammlung zv/r Staats-imd Handelsgeschichte Venedigs (5). Chiunque conosca anche soltanto i due lavori or citati, sarà facilmente convinto che i Patti nella primitiva loro compilazione corrispondono quasi letteralmente al decreto del 1291. Anche i Commemoriali sono informati allo stesso principio, ma con più larga interpretazione. In essi, almeno nei primi volumi, e fin che i documenti più importanti trovarono posto nell’ altra serio or ora citata, alla quale poi successero come collezione principale, non si raccolsero atti fondamentali dell’alto diritto di Stato; non trattati importanti di pace o d’alleanza, ma mille e mille documenti di secondaria importanza, i quali formano quasi il cemento chefriunisce le pietre nell’ edificio del diritto j, publico e della storia ; ivi tutto ciò che poteva formare quel che oggi direb-besi « un precedente diplomatico », tutto che imponeva allo Stato speciali doveri verso terzi, o viceversa, come contratti civili, condotte di capitani,