— 25 — sprofondano nel lago. Nel mezzo di questo lago, che sembra nero per il riflettersi delle canne, delle alghe e dei salici che lo circondano, e’ è un nuovo isolotto con un boschetto d’arancie. In questo boschetto ci sono : una grotta che ho trasformata in casa ed il mio arniaio. Tutta questa isoletta dentro un’isola è una serra creata da me per le api. Tutto il giorno faccio qualche cosa. Sai, che nella mia giovinezza, ho lavorato con uno scultore. Perciò dopo d’aver nettato il granito della mia grotta, ho riempito la superficie delle sue pareti con ornamenti e basso-rilievi, come fai tu con gli schizzi. La diiferenza è che la scultura è nuda, anche le immagini che scolpisco sono lo stesso. Sopra una parete ci sono Adamo e Èva... ho cercato di afferrare in queste forme l’ingenuità primitiva... nessuno di loro sa ancora ciò che vuol dire l’amore... si amano senza saperlo... le forme sono vergini ed immature... nell’ espressione della faccia ho messo la tenerezza e non la passione, è un idillio calmo e candido tra due uomini che sono inconsci della bellezza e della loro nudità. Passeggiano abbracciati sotto l’ombra d’un viale, davanti a loro c’è la mandra delle pecore. Completamente diversi sono Venere e Adone. Venere è unicamente amore. Essa appogia la sua testa inebbriata di passione sulla spalla di quel giovane bello come ima donna, timido, innamorato di sè, ed egli guarda furtivamente le forme perfette della Dea che lo rende felice, perchè ha vergogna di guardarla direttamente. Egli recita la parte di una ragazza ingenua che il suo amante ha scoperto. Generalmente mi piace rappresentare la donna aggressiva.