— 84 - dalle stregonerie della vecchia. Le palpebre di Fat Frumos divennero verdi, nere ed egli non vide più nulla... Quando aprì gli occhi il sole era molto alto, la ragazza era sparita. Ma nell’arido deserto nitriva il suo cavallo bello e lucente, innebriato della luce dorata del sole, che vedeva ora per la prima volta. Fat Frumos si slanciò su di esso, e, nello spazio di tepipo di un pensiero felice, arrivò al , castello di Ghenaro. Questa volta Ghenaro cacciava alla distanza di sette giorni. Fat Frumos prese la ragazza sulla sella davanti a sè, ella gli cinse colle braccia il collo e nascose la faccia nel petto, intanto che le falde del suo abito bianco toccavano nel volo la sabbia del deserto. Andavano così presto che pareva loro che il deserto e le onde del mare fuggissero e che essi stessero fermi. Si sentiva appena il miagolio del gattoiie a sette teste. Sperduto nel bosco, sente Ghenaro il nitrito del suo cavallo. «Che c’è?» gli domanda. «Fat Frumos ti ruba la figlia », risponde il cavallo stregato. « Potremo raggiungerlo? domandò Ghenaro meravigliato perchè sapeva d’aver ucciso Fat Frumos. « Sinceramente impossibile, rispose il cavallo, perchè egli monta un mio fratello il quale ha sette cuori, invece io non ne ho che due. Ghenaro infisse gli speroni profondamente nei fianchi del cavallo, il quale correva scuotendosi come una raffica. Quando vide Fat Frumos nel deserto, disse al suo cavallo : « Dì al tuo fratello di buttare il suo padrone nelle nuvole e di venire da me, lo nutrirò con le midolle delle noci e gli darò da bere il latte dolce». Il cavallo di Ghenaro nitrì al suo fratello ciò che gli fu detto, ed