— 28 — drupedi, gli uomini hanno sale da ballo, danze, musica, dove vedi giovani scimmie con la caramella annusare le femmine. B così passano molti anni, non importa se credi o non eredi a ciò che si argomenta sull’eccellenza di questo mondo, e poi muori, senza che alcuno s’informi più di questa mosca che, essendo uno scienziato, ha prodotto il cartoccio scientifico, o, secondo le circostanze, ha fatto il predicatore, ha smosso la repubblica e così avanti. E forse, ogni tanto ti vengono momenti di lucidità, durante i quali guardi come svegliato dal sonno e vedi ad un tratto con stupore che hai vissuto in un ordine di cose severamente organizzato, senza che tu lo sapessi o lo desiderassi. E questa mente che nel disordine e nella solitudine, nello spingere e nel lottare della storia umana, della storia di qualche cosa elementare, ha ogni tanto un lampo di lucidità, tutto questo non senso ha da parlare anch’esso? può avere qualche influenza, significare qualche cosa, mescolarsi in qualche modo alla natura, essa che non è che un miscuglio della natura stessa? Non c’è nemmeno da parlare. Così vediamo nelle grandi emigrazioni dei popoli, quando i figli minori escono dal paese lasciando l’amia materna al suo posto, un’analogia con gli sciami delle api. Non sono verità le spiegazioni che si danno ai fatti, ma i fatti stessi. Le dottrine positive, siano esse religiose, filosofiche, di diritto o di stato, non sono altro che tante arringhe geniali della mente di quel advocatus diàboli, il quale è obbligato dalla volontà ad argomentare tutto ciò. Quest’avvocato miserabile è obbligato a presentare tutto sotto una luce splendente e poiehè l’esistenza è di per se stessa miserabile, egli deve adornarla con fiori e con l’ap-