— 2Ò0 — questo capo molto amato eoli’unico amplesso consentito! Poi Borivoie ricadde sui cuscini, ascoltò le preghiere della comunione come un mormorio dei giardini del Paradiso e ricevette il Sacramento Divino coll’aiuto e il supremo palpito dell’anima che si libera, La sua treccina si sparse sulle tele come un panierino di mammole nere, le sue braccia si stesero dolcemente lungo il corpo, i suoi occhi si aprirono come in un oceano dì felicità sorridente e meravigliata. Ed in quella notte dal libro romeno della Santa Scrittura che Borivoie aveva comprilo per imparare la lingua, padre Tonea fino al mattino versando fiumi di lagrime ricostruì pilastro per pilastro quelle quattro colonne, quei Quattro Evangeli, quelle Quattro Parole eterne della nostra fede che sono al disopra dell’intendimento nostro, e della nostra condotta, al disopra di questo mondo.