— 224 — che la ¡mia saviezza dormiva a casa tra i libri abbandonati. E con tutto ciò, ammirate questo cuore tessuto di tante fibre nemiche ; tutti questi pensieri e tutta questa flora rigogliosa ed improvvisa che mi soffoca oggi, cominciavano a sembrarmi come un’isola sull’oceano, come un’oasi fragile in un deserto.... Ed il deserto severo, e l’oceano senza confini erano insieme il mio passato e il mio consolidamento spirituale, irrevocabilmente cristiano. E così su quella cima dove portai la mia tristezza e la brama delle vostre rose gialle mi risovvenni chiaramente dell’episodio divino sui monti della tentazione del Signore. « E il diavolo menatolo sopra un alto monte gli mostrò in un momento tutti i regni del mondo e tutto lo splendore. E gli disse: io ti darò tutta la podestà di questi regni e la gloria loro perciocché ella mi è stata data in mano ed io la dò a chi voglio. Se dunque tu mi adori sarà tutta tua. Ma Gesù rispondendogli disse : Vattene via da me tentatore. Egli è scritto: Adora il Signore Iddio tuo e servi a lui solo ». Questa pagina è la più oscura di tutto il vangelo e per anni ho guardato gli sforzi dei commentatori sbattersi e rompersi su di essa come tante onde impotenti contro uno scoglio irraggiungibile in eterno. Su questa pagina per anni ho appoggiato i miei dolori, le incertezze del mio cuore e la mia fragile pace spirituale. Abbandonai la fronte sulla roccia aspra e copersi colle mani i fiori, i ricordi vostri, non per non vederli più ma per vederlic solamente nell’incorrutibilità e nella luce evangelica. Nel cielo pieno di nuvole cominciava a sentirsi il pallore serale. Una nebbia dorata e sottile si riversò