— 137 — puro potrebbe fare un miracolo. Ma un sangue esente da malattie, ereditato puro da parecchie generazioni, un sangue in istato di progresso, in cui la vita sia così piena da avere la forza di concepire la vita là dove la morte ha cominciato la sua opera. Nella nostra città, come in ogni città antica e di coltura, non si troverà un uomo similte. « Poi il vecchio dottore guardò al di sopra degli occhiali, corrugò la fronte bianca e grande, mi strinse le guancie, di nuovo mi fissò a lungo e mi disse triste : — In verità, non so, naturalmente, se voi vi deciderete, se volete, se credete... se amate molto, molto vostra moglie.... — Signor dottore, l’amo, l’amo, l’amo! Essa ha dato l’iilusione della felicità ad un disgustato, io le dò tutto il sangue mib con un piacere pieno di felicità e di passione ! « Così gli risposi e in un istante mi tolsi l’abito ed il panciotto. Dopo di che il vecchio mi palpò e mi strofinò alcuni muscoli delle braccia, poi uscì per portare gli strumenti necessari a questa operazione, a cui era appesa come ad un capello tutta la mia felicità, mormorando sulla soglia della porta : « Bene, bene, avete un sangue che potrebbe risuscitare un cadavere putrefatto da più settimane... « Quando il dottore ritornò, mi trovò piangente al di lei capezzale. Ella dormiva, come in imo stato di torpore. Era possibile che si svegliasse? Piangevo e davanti ai miei occhi tutte le cose sembravano oscure. Ella sorrideva distesa e trasparente come un foglio di cera.