213 MDXX, SETTEMBRE, 214 se ritrova a Trapano, come avisò por sue ili 9, voi darli ducali do per uno, et ritornino a l’armata; ma li danari non core et loro fanno molli danni. E questi foraussiti, poi è slato preso il suo imperalor chiamalo Zuan d’Amor, vengono inanti e fanno presoni quanti possono, et mo’ terzo zorno preseno uno fradelo dii capitanio Antonio de Leva, qual à di con-duta 100 lanze con il He, e lo minazo di farlo morir, facendo il Viceré morir ditto suo imperador. La duchessa di Bari ha inteso la morte del reverendissimo Cardinal di Esle suo zerman consobrino, e si duol assai; l’ha visitala, e con quella dolutosi a nome di la Signoria nostra. L’ha ringraliato, e ditoli voi andar in Polonia, e partirà a la fine dii mese, et vera a ' Venetia per far reverentia a la Signoria nostra et veder la cita. Li ha risposto, venendo farà cosa grata; la qual vera o ne l’andar o nel ritorno. Va con lei lo illustrissimo duca di Montalto, qual etiam verà a Venecia a oferir li fioli et il Stado a la Signoria nostra. Dii dito, pur di 16. Come è divulgata fama per Napoli, che l’armata dii re Chrislianissimo, sollo il governo di uno capitanio normsndo, è stala nel porto di la Fagagnana con 7 gaiioni, 6 galie el 18 nave, et aspetavano il conte Pietro Navaro con altri vasselli ; nel qual loco sono barze 24 di la Calholica Maestà con zercha fanti 1600, et don Hugo si trova a Trapano con 6 galie el 12 barze. Scrive, quel tristo di Zuan Francesco da Colle da Conejan, secondo l’ordine regio che a li foraussiti dii Stato di la Signoria nostra li siano dali di officii che vacherano in questa cilà et nel regno, è stà mandato al governo di Monte Corvino loco et nido di foraussiti ; di che li fa questo pronostico, che in breve el sarà amazato o diventerà assassino come li altri foraussiti ; et il resto di foraussiti dii Stato nostro vanno per Napoli miseramente. 11 conle Hironimo Nogaruoia è dii Consejo regio, va con una mula et do stafieri. 139 ‘ Dii dito, di 22. Come li foraussiti sono stali a Soma, e con fuga dii Pandone, era capitano di certe gente a la difesa di quelli lochi, ha sachìzato più case e fato grandi danni ; per il che questi manda 800 fanti ispani veneno di Sicilia, sollo tre capi a i qual danno 3 ducati per uno. Scrive, Luni fu lanajalo quel Joane d’Amore cognominalo imperador de li foraussiti, insieme con uno altro suo barba, stato 27 auui in simii facture; e poi sono slà apichali insieme con altri 5 so’ compagni, li quali era ligati al caro dove erano li duo che si tanajavano. Furono menali per tutti i Segii con gloriosa pompa e numeroso spectaculo. Et eri uè fo menali 9 allri presi a Fiu- micelo, loco pocho distante da Salerno, per el qual passano quelli di queste cilà e allri lochi convicini che vanno e vengono da Salerno. La duchessa di Bari partirà a dì 8 Octubrio. Passerà per Venetia di ritorno. Va con lei lo illustrissimo duca di Montalto, il qual avanti il partir suo à maridalo la sua seconda fiola di anni 8 nel marchese del Guasto nepote ex sorore dii marchese di Pescara, persona genlil et valevole, di anni 18. Li dà dota ducati 20 milia, zoè 10 milia li dà dilla Ducessa che sono quelli le lassò la serenissima Regina, et è con-tenta esborsar aziò esso Duca vadi con lei in Polonia di miglior core, et veste etiam lui e la sua famiglia. Scrive, uno domino Carcar parente dii signor Viceré, ha portato letere di la Cesarea Maeslà, al Viceré, che li concede in vita sua il governo di Castel a mar. Esso Viceré li era favorevole; ma quelli dii loco hanno imploralo il favor di la cità per la observanlia de li privilegi concessoli per lo illustrissimo Gran capitanio ne Paquisto de la cità et regno, et confirmati poi per il qu. Catolico re defunto, i quali voi che non possino esser sottoposti al governo di alcun baron. E cussi uniti sono stati dal Viceré a dirli non lo voi acetar, et senza conclusion si partirono; ma li Eleti et Segii hanno eleelo do homeni per uno e statuito che, persistendo il Viceré, di mandarli a la corte. Et é cresulo tanto ardir a questi na- 140 poletani per li novi tumulti seguili in Castiglia fra le gente dii Be capitano Fonseca et quelle di Medrua dii Campo et Sagovia, con occision de l’una et l’altra parte et brusar et sachizar. Zercha l’armala francese, si ave aviso, per letere di 13 di sier Pelegrin Venier, non à auto nulla, et par siano passati senza dir altro, chi dice va a Bodi, altri va in Barbaria ; per il clic questi hanno munito di presidio e momìioni li lochi di Gaeta et Hischia, et il marchese di Pescara, è al governo di quella ixola, qual è di sua sorela, è andato a riveder quella forleza più di do fiate. Scrive, il signor Alberto da Carpi va miorando, e fino qualche zorno voi ritornar a Boma. Quelli regi sono in pratica di vender Soma, e questi di Napoli voria comprarla, essendo cità importantissima a questa cilà. Vendeno etiam el ducato di Sora, e a questo vi atende il marchese di Pescara e li oferisse ducati 50 mila; el qual ha venduto una di le sue terre nominala Prezensano et certo altro loco al signor Cola Maria Carazolo, lochi nel conta’ di Molise a li confini de l’Apruzo, et exeomptar qualche parte di quello el dia aver da quella corte. Et si dice el Viceré voi vender il suo conta’ de Olito, li dà ducali 3000 de intrada, fu dii conte Piero Na-