541 MDXXI, GENNAIO. 542 Dii dito di 3. Como, questa noie, havendo auto nostre di 30, lelere con li sumari di Cipro, questa matina per tempo fo da lo illustrissimo Lutrech, qual disse: «Domine Secretario aveli cosse di novo? rispose si e di gran momento, et li comunichò le nove. Li piaque molto udirle, dicendo se li principi cristiani fosseno di la volunlà dii re Chrislianissimo, adesso se potria tuor la impresa conira ditto Turco; poi andono a messa a San Francesco. Domino Zuan da Fin noncio dii ducha dì Ferara, li ha dillo saper che questo mexe il Papa averà li 8000 sguizari, li quali vengono per la impresa di Ferara. Dii dito, di 6. Come, essendo de lì nove di novità in Zenoa, parlò al nontio dii Governador per saper quello era ; qual li disse che a Melazo erano montali 1500 fanti di quelli 3000 doveano andar in 327 Spagna, et parlino da Napoli, el par erano stà pagali per il Papa, e il Governador di Zenoa dubitando di Zenoa, zoè di Saona, ha rechiesto ajuto a monsignor di Lulrech, qual li ha promesso dar 200 ven-turieri che sono qui a Milan, e domandando chi li pageria, rispose, esso Governador di Zenoa. Et che a Zenoa era slà fato bone provision, et che lo illustrissimo Lutrech havia fato comandamento a le zente d’arme sleseno in ordene per cavalcar bisognando. Scrive non ha potuto parlar a Lulrech, perchè era con suo fradelo monsignor di Scut e meteva ordene a la zostra fa ozi per il banchetto fa soa signoria. Scrive, di Zenoa si ha le nove di Spagna, el come la Raina era in poter del fìol dii Contestabele ch’è capo di lo exercilo, e il Contestabile era a Burgos e havia fato certi capitoli, et come aspetavano la conlirma-lion di quelli di la Cesarea Maestà. Scrive, doman si parte di Milan el signor Federico di Bozolo, il qual ha auto ordene da lo illustrissimo Lulrech che, quando intenda el partir dii nostro Governador di Verona per Milan etiam lui ritorni, perchè voi el se ritrovi al consulto si farà. È zonli tre maistri vien di Padoa di cavar fosse, per operarli a la cava-tion di fossi di Milan, tamen non ancora è sialo dato principio a far alcuna cossa. Fu posto, per li Consieri, Gai di XL e Savii, poi leto una suplication di sier Francesco Manolesso qu. sier Marco debitor di la Signoria nostra di zercha ducati 70, di suspender li soi debiti per do anni. Fu presa: 145, 12. Fu posto, per li ditti, poi leta la suplicha di sier Francesco Michiel qu. sier Alvise debitor di la Signoria nostra, di ducati 300 a le Cazude e altrove ducati.., suspender li soi debiti per do anni, et fu presa ; 145, 12. Fu posto, per sier Francesco da Canal, sier Piero Morexini, sier Alvise Mudazo, cai di XL: che li XL Zivil novi, quelli inlrerano al primo di Fevrer et successive li altri che sarano prò tempore g ledi, habino grossi 8 al zorno, videlicet 4 in contanti et 4 siano falli creditori a li Camerlengi di comun da poi compiti li 9 mexi, polendo scontarli in le sue angherie et quelli di altri ; la qual parte non se intenda presa se la non sarà posta el presa nel nostro Mazor Consejo, ut in parte. Ave 70 di no, 105 di si, el fu diferen-tia si la era presa overo non. Visto le leze, non era Consieri che potesse terminar solum tre, sì che non fo slridà le ballote. Fo leto una suplication di Lodovico Fioravante, qual ha auto per renoncia l’ofìcio di maestro di co-rieri da Bortolo di Bossi, il qual officio feva i Provedadori di comun, e voi dar ducati 50 sora le aque per la cavation el li sia confirmalo; et volendo li Provedadori sora le aque meter che al dillo Fioravante sia confirmato ditto officio dando li ducali 357* 50 in contadi al suo officio, i quali sia per cavaiion di rii, parse a li Savii non lassar andar la parte, et cussi era ore 23 solamente, el fo licenlià il Consejo. Fo licenlià il Pregadi, restando il Consejo di X con la Zonta; ma non era Consieri, sichè non si ridusse; poi non havevano da far etiam cosa da conio ma feno per licentiar il Consejo. In questa malina il principe di Bisignano, vestilo di veludo negro, fo a veder le zoje di san Marco. Dovea andar per Marzaria, ma non andoe per il gran fango era, e diman voi venir a Consejo, e però non si farà scurtinio di Censor. Fu poslo, ozi, per li Consieri, scriver a TOralor noslro in corte per la eonfirmation dii piovali di santa Fosca pre’ MatleoMoro electo deli parochiani in loco di domino pre’ Guelmo di Bossi ch’è morto, et fu presa. Ave 158 de si, nulla di no. Fo provà li tre Palroni di le galie di Barbaria e lutti rimaseno, sier Agustin Contarini di sier Marco ‘Antonio, sier Carlo Zen qu. sier Bacalano el cavalier e sier Piero Contarini qu. sier Zuan. A dì 13. Pur al solito, el Principe stà in leto et non stà bene. Di Boma, fo letere di V Orator nostro, di 7 le ultime. Il sumario dirò solo. Et fo lelere a li Cai di X di 2000 fanti vien di reame a la volta di Bo-magna, e il Papa fenze i vien conira di lui e voi mandar le zente d’arme come el dice a obviarli il passo, e allre parlicularilà, ut in litteris; e fo termina expedir ozi per Colegio con li Cai di X tal aviso in Franza.