Gli studi franco-italiani E qui non ho di mira una comprensione totale delle varie letterature, quale fu abbozzata dal Loliée (Histoire des lìttératures comparées des origines au XXe siede) e dal Van Tieghem (Précis d’histoire littéraire de VEurope depuis la Renaissance), ed affrontata ne’ suoi principi, e nelle sue aspirazioni, dal Farinelli e dal Merian-Genast (nomino soltanto uno dei primi, ed uno dei più recenti), ma lo studio concorde di due, o più, letterature per meglio riconoscere le varie zone di ciascuna : non una storia letteraria, allargata nei suoi confini, ma approfondita nelle sue vene e nelle sue nervature più segrete. Così, nel mio lavoro (anzi, fatica: eh’è poi lavoro più modesto), ho messo insieme quanto s’è scritto sui rapporti letterari fra l’Italia e la Francia: per questa parte, se v’è grave lacuna, mi deve essere imputata come grave errore; ma, lungo la via, ho raccolto altri elementi di cultura generale, che potevano aiutare lo studio dell’uno o dell’altro argomento : in tal caso, i limiti riescono più vaghi, e il criterio di scelta, fino ad un certo punto, arbitrario. La storia civile e religiosa consentiva aggiunte ancor più numerose: altri giudicherà che avrei potuto ridurle anche più. Ho tralasciato di proposito le ricerche linguistiche, le quali dispongono di sussidi propri, e, per ragioni di metodo evidenti, gli