11 MDXX, LUGLIO. 12 di la Porla di Constantinopoli, parli a di 7, Tannala era risolta e si tirava in terra le galie. Item, per avisi auti da la Janina et Argiro Castro, hanno li asapi mandali per l’arinada tutti ritornavano, licen-Iiati dal Signor turco, e il campo terrestre era a Chipsala, e si dice che il Sophi di sopra fa novità Umle fo terminato in Colegio far ozi Pregadi et meler di liceuliar li Soracomiti si volea armar, et il Capitanio zencral, ha messo bancho, lievi la bandiera, el li fanti si mandava a Corpluì sotto Zuan di Como contestabile alo/.ati in trivixana, licenliarli col darli certa sovenlion. Fu aldìto da la Signoria certa controversia, in-lervenendo benefici, perchè zà tre mexi Bergamo è inlerdito e non si dice messa por uno cilladin dal Rrembo eie. et fo ordinato per la Signoria a uno fazi levar l’interdelo aliter si provederà. Vene il signor Janus Maria di Campo Fregoso condutier nostro, sta in Padoa, in Colegio, qual è stato a veder le strade eie. con li deputati fono mandati a Padoa, et vorà dir la opinion sua. Si aspela sier Piero Landò podestà di Padoa, qual Luni sarà qui, el dirà etiam lui con li altri la sua opinion. Da poi disnar, fo Pregadi, et lete le lettere di Franga, Spagna, Boma, Constantinopoli, Ragusi et Corphù. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii, su-spender i debiti per do anni di sier Nicolò Grimani qu. sier Nicolò, debitor di L. 22,13,13. Ave 190, 6. Fu posto, per li Savii tulli, alento le nove si ha di Constantinopoli, che ’l nobel homo sier Andrea Oriti procuralor, electo Capitanio zeneral, qual ha messo bancho per deliberatici) di questo Consejo, lievi bancho. Item, che li Soracomiti venuti di qui per armar, nominali in la parte, videlicet. . . non debbi più armar, et per Colegio li sia dato quella sovenzion li parerà, aziò ritornino a caxa con li officiali erano venuti de qui per tuor la galia loro. Fu presa. Fu poslo, che Zuan di Como contestabile, terminalo mandar a Corphù con 200 fanti et fanti 80 conduli di Romagna per Sebastian di Paxe, a i qual dete ducali uno per uno il Como, hanno fatto li fanti alozali in trevisana, olirà le page ducali 300 hanno lochalo, li sia dà ducali uno per fante et licen-tiali. Et dita parte ave 166, 17; et fu presa di lutto il Consejo. Fu posto, per li Savii, che uno Piero Parisolo da Sibinico, qual era al stipendio col serenissimo re di Hongaria e veria volentieri a soldo nostro, li sia dato di condula a tempo di guerra cavalli 25 a ducati o per cavallo, e a lempo di paxe cavalli 5 a page 8 a l’anno, et per la sua persona ducati 12 per paga, Fu presa. Fu posto, per li diti, che a Zuan di Como contestabile nostro, deputato in Trevixo, qual volentieri andava a Corphù, et ha ducati 15 per paga a page 8 a l’anno, li sia cresulo ducali 3, sichè habbi ducati 18 per paga. Fu presa, et fo in la parte soprascrita. Fu poslo, per li Savii a Terra ferma e Ordeni, non era il Zane : atento molti merchadanli è venuti a la Signoria nostra a suplichar si provedi a la conservatimi di le galle di Barbaria, et maxime Riessendo questa armata ispana stata a Zerbi, per tanto sia •' preso che il Provedador di l’armada mandi 8 galie conira esse galie di Barbaria, de le miorsono in ar mada, et qual par a lui, havendo tuttavia a mente che l’armala turchescha non fusse per ussir; con altre clausole. Et nota, per deliberalion dii Pregadi fo scrilo mandasse sier Zuan Moro capitano di le bastarde con 5 galie in Cypro, et zà è andato. El andò in renga sier Gasparo Malipiero, fo Cao di X, contradicendo a questa parte, et non era da separar le nostre galie perchè ancora non si sapeva il successo di P armada turchescha, et altre raxou disse ehe non era di mandar dite galie. Et li rispose sier Tomà Mozenigo savio a Terra ferma, che quelli governa le republiche, non solum atendi a governar la republicha ma etiam le facultà di citadini, la qual a ogni suo bisogno si serve di quelle, però è bon mandar dille galie contra queste di Barbaria, che tornerà con pericolo ritornando questa armata ispana poi auto Zerbi in Sicilia eie. Andò le parie : 67 di si, 18 di no, e fu preso di no. Fu posto, prima per li Consieri, poi leto una le-lera di sier Zuan Alvise Dollìn podestà di Monta-gnana, di certa occision seguita al Frassino, di Zuan Jacomo di Guidoli, per alcuni, videlicet Borlolo de Porio el vechio, di Menegino Antonio, fra Sparapau et el brexan, ut in littcris. El fu poslo, per li Consieri, dar autorità al prelato Podestà di Montagnana che proclami questi tali. Non comparendo, li possano meler in bando di lerre e lochi e di questa città, con taia vivi L. 500, morti L. 300, e li loro beni siano contìschadi. Ave : 117, 4. Item, fu leto una letera di sier Lunardo Fino podestà di Verona, di 15 l’instante, come il zorno di san Salvator, poco lontan di caxa soa, fo assalta da alcuni stravestili Lunardo di Pelegriu fo di domino Andrea dolor, et cerli altri : per tanto fu posto per li Consieri dar facultà al predilo Pode-