613 MDXXI, FEBBRAIO. 614 pendìi del so’ signor li fioli fo dii conte Vanisa. E si avisa come quelli capi di Bossina al principio di la quaresima fanno una dieta, et come era zonto dui bassà uno vien di la Porta chiamato Casan Dozovro-nich, qual è valente homo e gran inimico nostro, e al tempo era conte de lì sier Mallo Michiel scorzizò quel teritorio, facendo gran danni e ha menalo alcuni .....con lui; sichè dubita non voghi tur danni grandi in questa Dalmalia. Dii dito, di 18. Come ha auto aviso da soi exploratori, come dito Casan Dozovronich esser nel ducato, el esser andato con 50 cavalli dal conte Zuan di Corbavia e averli porta alcuni presenti da parte dii bassà di la Bossina, zoè certi cavali etc. Di Sibinico, di sier Alvise Disamano conte e capitano, di 22 Zener. Come era zonte tre spie • a bore 22, li dinotava che 1’ hoste lurchescha passava la fiumara per venir a danizar mia 25 lonlan di qui, et esser zà passati gran numero di cavalli, per il che subito scrisse a Zara et a Laurana aziò steseno avisti. Etiam lui Conte fece le provision debite, mandando per il territorio el far star in arme lutti e a le loro vardie di la terra e far le scolte con dar signali di schiopi e fuochi; sichè dubita dila hoste non vadi a far preda su quel di Zara. Et ozi, per do ritornati da Glissa ha, che ditti turchi è per correr et ha assa’ schiopeti con loro. Et manda una letera li scrive il castelan di Laurana in risposta di la soa li scrisse. Di la Urana, di sier Polo Contarini castelan, dì 21, al Conte e capitano di Sibinico. Lo ringratia di lo aviso, et come turchi veneno, et scrive il danno ha fato di preda per quelle ville, ut in litteris. Dii ditto Conte di Sibinico, di 24. Come ha auto aviso, per uno venuto, che do sanzachi erano in ordine per venir a correr su quel territorio, unde lui Conte si messe in ordine, e cussi quesla note è stato in piè e fato far le vardie a la terra. Et questo perchè dilli turchi andono a Clissa, videlicet 50 cavali et 2000 pedoni, con scale per aver quello loco ch’è del Redi Hongaria, et hessendo slà scoperti, menono via 7 anime et alcuni animali, et quelli di la forleza amazono uno turco. Scrive poi, aver meglio inteso ditti turchi erano 1000 pedoni et 50 cavali, per tanto dubita di Sebenieo, e se li mandi 300 fanti et 7 bombardieri perchè stà in gran paura. Vede quelli homeni disperati, et dicono voler prender partilo, et si darano al Turco. E scrive che, quando turchi corseno, vene soto la loza 3 hore avanti zorno, et altri non vene che li slratioli e al- cuni pochi eran con lui; ch’è mali signali, ni altri andono a le poste come doveano andar, solum comparse 4 zentilhomeni de lì; per il che si dubila di loro, et subito subito si provedi di 400 fanli et 7 bombardieri, perchè vede le cosse de lì in gran pericolo. Di Zara, di sier Piero Marzello conte e sier Zuan Nadal Saìamon capitano, di 29 Zcncr. Come il conte Zuan di Corbavia ha mandato uno nontio al bassà di la Bossina, et subito el bassà mandò a la Porla, el tornalo con risposta, esso mandò uno vayvoda dal prefato conte Zuane con cavalli 50 con alcuni presenti molto degni ; et che turchi corseno a Dobroviza loco dii dito conte Zuane facendo preda, per il clic esso Conte ha deliberato acordarse con turchi per non partir questi danni. Et hanno, che tutti quelli di Corvalia si voleno accordar con ditto bassà di Bossina, videlicet quelli è dii fiume Sava fino al mar. Et è zonto uno turco, 369 homo da far faconde, in Bossina, et che questi signorotti dicono voler mandar al Papa, Imperador e a la Signoria per ajuto, et non li dagando si darano al Turco, perchè pocho ajuto nè speranza hanno di averne dal re di Hongaria. De li ditti, di 29. Come hanno uno aviso, el bassà di Bossina esser per venir con exercilo e arlellarie su quel di Sibinico etc. over altrove; sichè hanno scritto lettere a Sibinico et Spalalo sla-gino riguardosi. Et scrive esser venuti altri nontii, dicono ditta hoste esser per andar a Scardona ov-ver Tenina. Et scriveno come era venuto de lì uno nontio dii conte Zuane di Corbavia con una letera, qual manda inclusa, per la qual scrive, si il Papa et allri signori cristiani non li darà ajuto, lui non poi più star cussi; et come per uno messo li mandò il bassà a lui, con il qual era uno cristian, dal qual intese turchi erano per corer fin 15 zorni certissimo, et però se fazi provision: per il che hanno scrilo essi relori per tutto. Item, la letera dii dito conte Zuane di Corbavia scritta a li rectori di Zara, è data la Domenicha poi il sonar aleluia. Di Roma, di l’Orator nostro, di 30. Come havia ricevuto nostre letere in risposta di quel frale Andrea di Ferara, da esser dite al Papa eie. E perchè Soa Santità è ita ai bagni e a piaceri, zonto el sarà, farà la comunication. Scrive, ozi è stà a visitar il Cardinal Colona, il qual li dimandò si era vere le nove di Soria. Disse esso Oralor, l’ha verno dal Baylo etiam nostro da Constantinopoli. Soa signoria disse questo sana el tempo li principi cristiani facesseno il dover contra il Turco. Poi l’Orator li disse quello