69 MDXX, LUGLIO. 70 niera di aiutili di rocha, et diti danari è per pagar alcuni debiti cbe l’ha. Si è stato etiam in pratica di far tre cardinali, uno per Franza, l’altro per Ingal-terra, l’altro per l’imperador, de li qual havea assa’ danari; ma per adesso ha terminato non farsi. Scrive zercha la materia di frati di Corizuola, come ha parlalo al Cardinal Santi Quatro. Dice bisogna aspe-tar domino Egnatio fiorentino presidente di l’hor-dine, sarà a di 10 Avosto lì. Da poi disnar, fo Colegio di Savii per dar au-dientia. A dì 29, Domenega. Eri intrò Cao di XL a la bancha sier Nicolò Badoer qn. sier Orso, in loco di sier Marco Antonio Foscarini aceto conte a Pago. Vene in Colegio l’orator di Franza per cosse par-ticular. Di Costantinopoli, fo letere di sier Thomà Contarini baylo nostro, date in Pera, a dì 26 Zugno. Scrive per una letera zercha occorentie del baylato„et rechiami fati a la Porta etc. Et aver scrilo a dì 8 copioso, e il messo in camin era stà morto. Poi, in lelere in zifra, scrive di Tarmala la è come si ritrovava, e cussi il campo dii Signor al loco solilo, nè non è innovà alcuna cossa, ma per il tempo tien volendo ussir non polrà se non pocha armata; e che dii Sophì pur se ne parla alquanto. Scrive che per sier Zuan Donado qu. sier Alvise merchadanle nostro, qual vien a repatriar, aviserà copioso et securo. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato 9 voxe, et do di Pregadi. Niun passoe; tolto sier Lorenzo Contarini et sier Lunardo Justinian con titolo di gover-nadori di l’Intrade, sier Francesco Barbaro, fo di la Zonta, qu. sier Zacaria cavalier procurator e altri. A dì 30. La matina, fo cavadi quelli di la Seconda rata dii Monte Nuovo, justa il consueto da esser pagati. Di Corphù, fo letere di sier Bernardo So-ranso baylo, paiiicular a so’ fratelli, di 16 Lujo. Avisa esser venuto lì uno Nicolò Sgnati qual si parli da Constantinopoli è zorni 15, parlò al Baylo si ’l volea scriver, disse di no, ma a boca li referissa e per segnai li dicha è suo cuxin. Questo, qual è homo da ben, dice come havia visto '200 galie in ordine e armale di tulio et le zurme dormiteno in galia. Alcuni zorni poi, el Signor le fece levar, et parte fo li-centiale, videlicet le christiane asape che stano in la Grecia, perché non voi sopra l’armada si non turchi; la qual armata è fornita di lutto e legnami e altro di far bastioni e opugnar terre. Item, il campo di la Natòlia è a .... e il campo di la Grecia è a ... . qual è su la strada di mandarlo su la Natòlia o passar su la Grecia. Item, dice aver visto dar danari a tre et quatro galie a la volta, et mandarle a la bo-cha dii Streto per ussir. Item, uno altro reporto di uno vien di Salonichi, è zorni 7 partì, qual ha inteso per uno messo di subassi che Tarmala era venula fuora di Streto; con altri avisi come in le letere apar. Il qual aviso non fo creto da quelli di Colegio e dicono esser vechio. Da poi disnar, fo Pregadi per far uno Savio ai 44 ordeni, iu luogo di sier Hironimo Zane va con le galie di Barulo, et uno Exalor a le Cazude, etexpe-dir la comission per far le monstre. Fo lete le lelere soprascrite et quelle di Corfù, di sier Scbastian Moro provedador generai, di .. . Scrive quello ha fato de lì, visto li casteli, in uno dove è caslelan sier Hironimo Justinian laudò le viluarie vi è, in T altro dove era sier Francesco Navajer, bora sier Antonio Nani, lutto mal iu ordine, caliva roba etc. Scrive la condition di le artelarie è li, 100 di ferro grosse et zercha 80 di bronzo, ma li mancha . . . et è mal governate. Item, ha visto e trovato certe artellarie di bronzo per n.°. . . sotto terra, qual le ha fate trar, e ne andrà recuperando di le altre. Scrive, aver fato la rnonstra a li do con-testabeli è lì, videlicet il Bergamo et Maldonato, e avisa la condition di le fantarie. Scrive, zercha mo-nition è in la terra ut in litteris, el di quelle fabbriche et fortificalion, el anderà prevedendo al bisogno, et come ha tenule do galie sotil lì, zoè le nominale in le letere, et questo per alcune fusto tur-chesche andava lì intorno, acciò non facesse danni etc. Item, per letere di 16, scrive la nova di l’avi-so aulo di T ussir Tarmata turchesca, videlicet par, qual messo parli di Constantinopoli è zorni 22, siché questa è la differentia dii tempo di le letere dii Baylo da quelle dii Provedador. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL, e Savii, la 44 * gratia di sier Hironimo Panila qu. sier Nicolò debi-lor di la Signoria nostra, di suspender li soi debili per anni do, ut in parte. Ave 159, 9. Fu presa. Fu posto, per li Savii soli di Terra ferma, che ’l sia scrilo a sier Valerio Marzelo savio a Terra ferma, andato a far le monstre di le zenle d’arme, che debbi servar certo ordine ut in commissione, et a quelli mancha homeni d’arme non possi remeter esso ni il Colaleral nostro senza expresso ordine di questo Consejo. Fu presa : 143, 6. Fu posto, per li Savii ai ordeni, una letera al re zimento di Cipri, zercha li papa de T isola, quali dii 1517 veneno a la Signoria dolendosi che contra di