MMX, LUGLIO. et li altri orano in camera nuova di Signori di noie, I relenli per il caso sequìto a san Zuliano, di la morie di quel tnaislro di cortelli, come ho scripto di sopra. Fo ben bandito di Jorre e lochi quello veronese fece l’homicidio atroce, nominato el Prete manloan absente, videlicet che 'I sia bandito di Venelia et (erre et lochi, con laja vivo L. 1000, morto L. 500 in li confini, et havendo in le man, in mezo a le do Colone li sia tajà la testa, et poi squartato. Et fo pu-blicata il dì sequenle dila condanason. A dì li. La malina, non fu alcuna teiera da conto. In le do Quaranlie, per il caso di Pario, parloe domino Pielro di Oxonicha dotor, avochafo per le raxon di domino Francesco di Summarippa fo signor di Andre che fu dismesso per mali portamenti, però che sier Pandolfo Morexini e sier Mattio di Prioli non voleno parlar, ma meterano il dominio sia dafo a la Veniera. Da poi disnar, fo Colegio di Savii, ad considen-dmn. A dì 15, Domenega, fo ìetere di Iiongaria, di sier Lorenzo Orio dotor, orator nostro, date a Buda a dì 25 Zugno, qual non fo lecle. Introe li Capi di X, nè altro fo fato. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato eleclion di podestà di Brexa, (olio sier riero da Pexaro fo cao di X, sier Marin Sanudo fo savio a Terra ferma, sier Francesco da Pexaro l’avogador extraordinario et sier Hironimo Barbaro dolor et cavalier fo di la Zonta et niun passò. F. di Pregadi achadele che lolli quatro, sier Michiel Memo fo di la Zonta passò ma bave 9 balote in lutto il corpo di più di li altri, et riratte dal conto, non vien a passar di una balola per la leze in Regina a carte 107, presa dii 1472 a dì 12 Aprii, et però non fo slridato. Rimase le altre voxe poste. Di l’Iiongaria, di l’Orio orator nostro. Come de lì è gran garbugii zercha la eletion dii bau di Croatia, qual ancora non è slà fato ; nè il Re è partito per Possonia, et che li sei governadori fono eleti partendosi il Re, è di sei opinion. Item, si tien sarà ban di Croatia el signor Zuane conte di Corbavia parente dii Cardinal Strigoniense, qual si fatieha a farlo Item, il Re aspela li danari per potersi levar e andar a Possonia. 33 * A di 16. Grandissimo caldo. El Principe si fe’ portar per Palazzo, persuadendo li judici e auditori a far justicia; qual è molti mexi non è andato, o ver parlato. Fu portate in Colegio le do cope il re di Honga- ria donò a sier Alvise Bon dolor, orator nostro, e la cadena d’oro donò il re d’Ingallera a sier Sebaslian Justinian el dotor, orator nostro, le qual cosse si voi vender et dar li danari per pagar il Monte Nuovo, perchè li fo prestato a la Signoria sopradita da dicti Provedadori sora il Monte Nuovo. In questa matina in le do Quaranlie, per il caso di Pario, compite di parlar domino Petro di Oxonicha per quel Francesco Summaripa, il qual fo ex-pulso del dominio di Andre. Da poi disnar, fo post prandium et parlò domino Thomaso Zanachin dolor, avochato dii ducha di Nixia, per il qual è Zaneto da Millo, dito signor ha nome Zuan Crespo, dicendo a Ini li vien il dominio come ducha di l’Arzipielago, et compite di parlar. Andò a veder i lidi e la fosa sier Luca Trun, sier Daniel Reriier e sier Pandollb Morexini deputa-di per il Consejo di X, et sier Antonio Condulmer, sier Gasparo Malipiero et sier Marin Morexini provedadori sora le aque, con homini pratici eie. E tor-nono a caxa a disnar. Veleno la fosa qual è larga passa 20, longa 500, e dà aqua pie 9 per la terra. Anderano poi a veder il resto ; la qual fosa è mollo pericolosa a inlrar navilii. Da poi disnar, fo Colegio dii Principe, Consieri, Savii con lì Cai di X, el aldileno per la causa si dia menar in Quarantia di una senlentia fata in Cypro contra il qu. sier Hironimo Justinian qu. sier Ferigo, qual dovendo portar il presente al Soldan si ’l tene per lui eie., el la dona si voi pagar di la soa dote di beni venduti, et messi in la Signoria per sier Zuan Doltin, sier Nicolò Michiel dotor, olim Consieri in Cipro. Et parlono li avochati soi, sier Carlo Coutari-ni el Rigo Antonio, et per la Signoria, intervenendo il lischo, Salilo Barbarigo. Et poi parlalo terminar sta cossa nei Consejo di X. Fo scrito, per Colegio, al Colaleral nostro: laudar la opinion sua in far la monstra a la fin dii mexe nel colognese a li condutieri aloz.di di qua di l’Adexe, e a quelli alozati nel brexan, bergamasco e cremasco farla a Gedi. E però debbi far dar il quartiruol secondo a tulli, aziò siano in ordine, Morite eri, poi nona, domino Raphel Regio, le- 34 zeva publice in Terranuova a la Canzelaria. Havia di salario ducati... a Fanno. Era vechio, homo dolo in greco et latin, et sopra tutto bon rethoricho. Lassò i soi libri ai frati di San Zorzi mazor, et ordinò a bocha dover esser sepolto a Santo Anzolo dove el stava. Non fece testamento. Ha uno nepole. Era di nation bergamasco. Ilor, a dì 17, el zorno di Santa