OBERTO E LAMBA DORIA Gli ultimi decenni del secolo XIII° costituiscono il periodo aureo della storia navale di Genova. Durante questi anni il glorioso Comune raggiunse infatti la sua maggior potenza e la influenza genovese nella politica Mediterranea sotto la guida di uomini di primissimo ordine riuscì a raggiungere un’altezza alla quale non pervenne mai più. In seguito alla conclusione del Trattato di Ninfeo (1261), stipulato con fine intuito dai Genovesi quando si convinsero che gli Imperatori bizantini di Nicea sarebbero riusciti a ritornare sul trono di Costantinopoli, essi poterono ottenere che ai loro mercanti venisse concessa una situazione privilegiata rispetto a tutti gli altri, e in tal modo i traffici mercantili genovesi riuscirono ad avere un impulso insperato sia nell’Arcipelago che nel Mar Nero. (1) Contemporaneamente anche nei mari di Ponente il commercio genovese andò sempre affermandosi, come ne dà sicura testimonianza l’ultimo della serie gloriosa degli annalisti del Comune J acopo Doria (2). Per dare una idea della potenza navale alla quale era assurto il Comune di Genova in quel momento e della intraprendenza dei mercanti genovesi basta pensare che i fratelli Vivaldi, ricchi armatori del tempo, ebbero l’arditissima idea di tentar di raggiungere l’india facendo la circumnavigazione dell’Africa; essi lasciarono però la vita nel coraggioso tentativo. (3) Al Trattato di Ninfeo altri ne seguirono poco dopo cogli Emiri del Marocco e di Tunisi, coi Rupenidi di Armenia e coi Re di Cipro, di Sicilia, di Castiglia e di Aragona in modo che anche in tutti questi paesi i commercianti genovesi ebbero privilegi e trattamenti favorevolissimi. Non vi è dubbio perciò che se le condizioni interne della città si fossero mantenute meno agitate e non si fossero manifestate guerre intestine tra il partito guelfo e il ghibellino e tra le famiglie più eminenti dei Doria e degli Spinola da un lato e dei Grimaldi e dei Fieschi dall’altro, Genova avrebbe potuto non solo rendere sempre più solida la sua posizione, ma impedire anche la progressiva decadenza della Repubblica, la cui indipendenza finisce invece ad alternarsi a brevi intervalli colle signorie dei Visconti, degli Sforza e dei Re di Francia. Desideriamo perciò intrattenerci in modo particolare su due fratelli, uomini di mare di grande stile che parteciparono attivamente a tutte le vicende storiche di quel periodo glorioso e che si possono (1) C-. Manfroni — Genova l’impero Bizantino e i Turchi — (Soc. Lig. di Storia patria — Atti 1898). (2) J. Doria — Annales Jannenses. (3) Caddeo — Le navigazioni Atlantiche. 5