tra le due Repubbliche, si determinò in seguito ad uno scontro navale avvenuto davanti al porto di Corone nel luglio 1293 tra sette galere di mercato genovesi di ritorno dall’Arcipelago in Tirreno e 4 galere armate a Venezia a spese dei Templari dirette a Cipro per difendere l’isola dagli attacchi del Sultano d’Egitto. Esse erano al comando del Cavaliere Guglielmo Della Torre. Il Della Torre temendo che le galere genovesi portassero aiuti di uomini o di altro genere all’Egitto, mosse verso il convoglio per visitarlo. Ma i Genovesi cercarono di sottrarsi alla visita ed il Della Torre tagliò loro la rotta. Giovanni Malocello, comandante del convoglio genovese, mosse allora all’attacco e conquistò le 4 galere. Temendo però che il suo atto potesse essere causa di fastidi al suo governo lasciò libere le galere dopo averle saccheggiate. Il Templier de Tyr (1) scrive anzi che il Malocello obbligò gli equipaggi a fare una diciharazione davanti a] notaio che erano stati i Veneziani a provocare il combattimento. Da Genova si inviarono messi per venire ad un accomodamento, ma non essendo stato possibile accordarsi vennero iniziate le ostilità. Nella primavera 1294 Marco Basegio lasciò Venezia scortando con poche galere la «Muda» diretta a Cipro, naturalmente composta di navi da carico. Giunto il convoglio davanti a Limassol vi distrusse il fondaco posseduto dai Genovesi e poi si recò a Famagosta dove catturò alcune navi genovesi che erano nel porto e vuotò delle merci i magazzini dei mercanti di Genova. Mentre il Basegio compiva queste rappresaglie un convoglio genovese stava attraversando l’Arcipelago diretto al Mar Nero. Giunta a Costantinopoli la notizia dei fatti avvenuti a Cipro, Nicolò Spinola, che copriva la carica di ambasciatore presso il Paleologo, decise di far attrezzare per combattere tutte le navi del convoglio e di assumere il comando per andare ad incontrare l’armata del Basegio. Lo Spinola lasciato il Bosforo raggiunse le navi del Basegio il 28 marzo 1294 presso Laiazzo sulla costa sud dell’Asia Minore. Prima di venire al combattimento i Genovesi richiesero al Basegio che fossero restituite le prede fatte, ma la domanda venne respinta. Le due squadre si prepararono allora a combattere. Lo Spinola fece assumere alle sue navi una formazione serrata colle prore infrenellate e cogh alberi abbattuti. I Veneziani non attendendo un attacco, perchè in numero superiore, furono sorpresi senza essere preparati alla battaglia e colle galere invelate. Il Basegio fu perciò obbligato a combattere presentando il fianco, le galere erano sbandate fortemente perchè il vento era forte ed in tal modo esse furono in breve ingombre di feriti mentre il nemico presentava alle offese le prore che erano assai meglio protette. I Genovesi ebbero nel combattimento pochissimi danni e, quando i Veneziani accennarono a ritirarsi, lo Spinola, fatte slegare le sue unità e messo alla vela, li inseguì catturando 25 tra galere e taride cariche di ricchissima mercanzia. (1) Templier de Tyr — Pagina 275. 18