BENEDETTO ZACCARIA L’opera del Marchese Cesare Imperiale di S. Angelo sulla storia di Genova del Secolo XIII, (1) la pubblicazione degli annali di Jacopo Doria fatta dallo stesso illustre studioso per conto dell’istituto Storico Italiano ed il Volume su Genova marinara nel Duecento di Roberto Lopez (2) hanno richiamato l’attenzione su una magnifica figura di uomo di mare genovese che merita di essere maggiormente conosciuto dai marinai italiani e specialmente dai giovani che colla più fervida passione mirano ad accrescere sempre più nel mondo l’influenza della nostra stirpe. Benedetto Zaccaria visse poco a Genova dove le lotte di parte e gli antagonismi delle famiglie più in vista gli rendevano assai difficile di assurgere ad una posizione eminente. Egli d’altra parte dotato di uno spirito spiccatamente avventuroso, sentiva che l’interesse della patria era supcriore alle lotte tra le famiglie di parte guelfa o ghibellina e che ad altre questioni ben più proficue poteva dedicare il suo braccio e la sua intelligenza. Egli oltre ad essere un marinaio abilissimo aveva tutte le doti del mercante intraprendente, del colonizzatore e dell’uomo politico. Era anche versatissimo nell’arte della costruzione navale, tanto è vero che a lui si deyono i primi tentativi per modificare il sistema di voga nelle galere coll’adozione di vogatori multipli ad uno stesso remo. Sebbene profondamente amante della sua patria non si trovò quasi mai a condividere il pensiero di coloro che ressero il governo della sua città e che non vollero mai persuadersi della necessità di opporsi alla espansione dei Mussulmani in Mediterraneo. Egli infatti col suo fine intuito pensava che assai gravi sarebbero state le conseguenze del dilagare della potenza Ottomana nel nostro mare. Perciò mentre accolse con entusiasmo la conclusione del trattato di Ninfeo tra Genova e l’impero Bizantino, partecipò soltanto alla fase più intensa della guerra contro Pisa, mentre durante la guerra di Curzola contro Venezia rimase al servizio di Filippo il Bello in guerra contro gli Inglesi, dolente della incomprensione che i Governanti del Comune avevano dimostrato pochi anni prima quando nulla fecero per impedire la caduta delle colonie cristiane fiorenti sulle coste di Siria e Palestina. * * * Benedetto Zaccaria discendeva dall’antica famiglia dei Castello che a sua volta, al pari degli Embriaci e degli Spinola, aveva come (1) C. Imperiale — Jacopo Doria ed i suoi Annali. (2) Roberto Lopez — Benedetto Zaccaria Ammiraglio e Mercante — Messina — Milano 1935. 23