Lo Strozzi si recò quindi a Marsiglia nell’Aprile e vi approntò 30 galere, 10 altre vi erano in allestimento ed altre vennero insistentemente richieste ad Assan Re di Algeri ed a Dragut che aveva sostituito Barbarossa (1) nel comando della flotta ottomana. Ma intorno al Principe Filippo il Doria riuscì a riunire 80 galere delle quali 41 erano del Principe Doria, 19 del Viceré di Napoli al comando di Don Garcia di Toledo, e 20 di Spagna sotto gli ordini del Conte di Mendoza. Il Priore non si arrischiò ad attaccare una armata tanto più numerosa della sua. Quando però, per un colpo di vento di Ponente, il convoglio andò a cercare ridosso sulla costa di Provenza a Camargue (2), lo Strozzi ve la raggiunse e si «curvò reverente davanti all’uomo che si « era lusingato di catturare» (3). Ciò egli fece però in seguito agli ordini ricevuti dal suo Sovrano. Quando il Doria lasciò Camargue proseguì la navigazione in perfetta formazione di combattimento temendo che lo Strozzi gli tendesse qualche agguato. L'armata Spagnuola giungeva così a Genova il 26 Novembre senza preoccuparsi di quanto stava facendo Dragut colle sue scorrerie sul Tirreno portando ovunque la desolazione e riuscendo perfino a catturare una galera dell’Ordine di Malta a Pozzuoli. Nel corso degli anni 1549 e 1550 la marina francese rimase inattiva in Mediterraneo, mentre Andrea Doria effettuava le note imprese di Mehedia e di Monastir, e nell’autunno del 1550 lo Strozzi fu inviato ancora in Oceano con 6 galere ed alcune navi per recarsi in Scozia ad imbarcare la Regina Maria Stuarda. Egli compì la missione onorevolmente e la Regina potè felicemente sbarcare a Dieppe il 18 Settembre. Nel 1551 la guerra tra la Spagna e gli Ottomani divampò ancora in Mediterraneo ma l’armata di Francia non vi prese parte. Sinau Pascià con una imponente armata si recò davanti a Tripoli che nel 1530 era stata insieme a Malta concessa ai Cavalieri Gerosolimitani. La città dopo una strenua difesa cadde in mano degli Ottomani. Vigendo ancora la tregua tra la Corona di Francia e quella di Spagna, il Priore di Capua meditava di romperla compiendo un’azione senzazionale. Perciò durante l’inverno egli si fece concedere dal Re Enrico 100 mila ducati per allestire il maggior numero possibile di galere e nello stesso tempo propose a Dragut di unirsi a lui per compiere un colpo di mano su Barcellona dove si trovava Andrea Doria in attesa di partire per Genova, oppure per attaccare durante la navigazione l’armata Spagnuola. Dragut non diede ascolto alle richieste del Re Cristianissimo. Andrea Doria si mise in cammino verso Genova con 27 galere ed anche questa volta per il cattivo tempo fu costretto a dar fondo alle Hyères. Da Marsiglia lo Strozzi spedì una galera invitando il Doria a lasciare (1) Barbarossa era morto nel luglio 1546. (2) Jurien de la Graviere — Les corsaires barbaresques. (3) C. Manfroni — Storia della Marina Italiana. 149