« siano rimessi sopra le galere soggetti d’altro carattere e talvolta di « bassa conditione.................. « La mira però si deve alle qualità di alcuno che meriti posto « benché non habbi carattere della nobiltà mi induce a distinguere le « persone et aggregarne alcune alla scelta che in conformità dei miei « passati motivi ho fatto dei venturieri che possiedono gradi di civiltà, « sollevando colla cassatione di ogni altro il Pubblico del dispendio « che il pagamento di tanti venturieri e nobili apportava............ « Qual poi sia per essere il bisogno di tende, d’armizi, di drappi « e d’altro per le occorrenze dell’inverno venturo, mi riservo di rap- « presentarlo alle EE. VV................. «Le provisioni, massime d’inverno, sono sempre precorse dai ri-« gori della stagione e quelle giungono a tempo di riparare gli avanzi « delle miserie non già di preservare l’Armata dai danni che soggiace.... « Un disordine io trovo nel governo delle Navi.................. Li gover- « natori giovani privi di autorità e per il più senza esperienza trovano « poi lontani dalla prontezza dell’ubbidire i Capitani fiamminghi et « inglesi, i quali ricordando il loro naturai istinto, inflessibili, sosti-« tuiscono alle voci dell’ubbidienza quelle del disprezzo e se ne pro- « ducono effetti perniciosi a’ publici interessi et al publico decoro...... Per recarsi a Candia il Mocenigo decise di portare con sé le 12 galere meglio annate e prima di tutto fece rotta su Napoli di Romania dove aveva avuto notizia fossero stati concentrati reparti di truppa e rifornimenti destinati all’esercito turco di Candia. Ma le informazioni non erano veritiere ed a Napoli il Mocenigo trovò solo un vascello barbaresco da 14 cannoni carico di 7000 misure d’orzo. Abbandonato dall’equipaggio, il vascello venne catturato e rimorchiato a Candia. Durante i colloqui avvenuti tra il Capitano Generale ed il Moro-sini venne discusso e concretato il piano della prossima campagna ed in special modo si concordò l’azione da svolgere dall’Armata dopo la vittoria che il Mocenigo si lusingava di ottenere ai Dardanelli. Egli infatti sperava di potere, dopo la distruzione della flotta nemica, far subito rotta su Candia dove, messe le truppe da sbarco a terra, riteneva facile annientare l’esercito ottomano. Durante la permanenza a Candia Lazzaro volle anche partecipare a fianco del Morosini ad una sortita della guarnigione dalla cinta della città ed ebbe la soddisfazione di vedere i nemici respinti con gravi perdite. (1) Come è noto, nella campagna precedente erano state occupate le isole di Tenedo e di Lemno. In quelle acque rimasero anche durante (1) Nella relazione inviata a Venezia da Santorino il 1 Aprile 1657 (R. Archivio di Stato Venezia — Relazioni Cap. Generali da Mar) egli scrive: «Volle l’Eccellentissimo Morosini prender l’assunto di una vigorosa sortita «et io vi voncorsi non solo per i riguardi preaccenati ma per anco coll’oggetto «preciso di conoscere ciò che dai nostri io mi potessi prometter in imprese terrestri «e qnal fosse lordine et il vigoredé i turchi in caso di una improvvisa agressione». 166