desiderando egli vederle unite per tentare la riconquista della Terra Santa. Il giusto desiderio del Papa non fu però ascoltato ed invece nel 1267 un’armata genovese condotta da Lucchetto Grimaldi giunse a S. Giovanni d’Acri sperando occuparla di sorpresa; ma non vi riuscì. Allora si diresse a Tiro, ma Marino Morosini la raggiunse e dopo aver sconfitto Pasquetto Mallone obbligò le galere genovesi a lasciare defi-nitavente la Siria. Le rinnovate insistenze del Pontefice e di Luigi IXo Re di Francia riuscirono a far sì che nel 1269 venisse conclusa una tregua tra le due Repubbliche. Contemporaneamente però Venezia stipulava una convenzione con Carlo D’Angiò per ristabilire l’impero Latino d’O-riente mentre il Podestà di Genova Bonifazio di Canossa, sotto la pressione dei Grimaldi, sottoscriveva dei patti profondamente lesivi per la indipendenza del Comune. 11 Canossa si impegnava infatti (1) di non far eleggere a Genova nè podestà, nè rettori, nè capi di governo che non fossero di gradimento del Re di Sicilia, di espellere dalla città le famiglie ghibelline di Pisa e di Siena ed infine di punire severamente quei cittadini che avessero contravvenuto ai patti sottoscritti 0 che si manifestassero comunque avversi agli Angioini. (2) Completava l’accordo una convenzione in virtù della quale il Comune e gli armatori privati s’impegnavano di fornire le navi occorrenti per una spedizione che il Re di Francia auspicava per liberare la Terra Santa dagli infedeli. Il Jal scrive però che Luigi IXo aveva in precedenza trattato sulle stesse basi con Venezia e che nel 1268 il contratto era stato quasi concluso, ma che non si addivenne alla stipulazione perchè le richieste di noleggio avanzate dai Veneziani furono troppo onerose e perchè il Senato richiese che l’imbarco delle truppe dovesse effettuarsi a Venezia. Noi però riteniamo che queste ragioni non sieno state sufficienti per far sciogliere il contratto e che la rottura sia avvenuta invece perchè i Veneziani pretendevano conoscere esattamente la meta della spedizione ed ottenere anche, in caso di esito favorevole, dei compensi territoriali come avevano avuto per la IV crociata. In virtù dei patti concordati, le navi genovesi dovettero essere fornite a Luigi IX" a semplice titolo di noleggio ed equipaggiate completamente. NelFinverno 1269-70 si lavorò perciò intensamente in tutti 1 cantieri di Genova e della riviera perchè il convoglio e l’armata dovevano essere concentrate ad Aigues-Mortes nella primavera del 1270. .(3) Nel Giugno la numerosa armata era pronta nel porto di Provenza al comando di Ansaldo Doria. Essa era composta di 55 navi da trasporto a 2 ponti, molte galere e moltissime navi minori sulle quali erano imbarcati ben 10 mila genovesi. Negli ultimi mesi erano giunte invocazioni di aiuto da Ceserea, Giaffa, Gbello ed Antiochia cadute nelle (1) Imperiale — Opera citata — Pag. 156. (2) C. Manfroni — Storia della Marina Italiana ecc. (3) Manfroni — Opera citata — Pag. 45. 8